Ictus, casi in aumento tra le persone sotto i 55 anni
L'ictus non è più un evento che riguarda solo gli anziani, ma è sempre più frequente tra le persone più giovani. Un quinto delle persone colpite ha infatti meno di 55 anni.
A dare la notizia è uno studio pubblicato sull'American Academy of Neurology Journal. Il dato che allarma è che nel 1993 le persone colpite da ictus con un'età inferiore ai 55 anni erano il 13% del totale. Nel 2005 sono invece diventate il 19%.
Per quanto riguarda i più anziani l'età media di chi ha un ictus in età più avanzata è scesa da 71 anni nel 1993 a 69 anni del 2005.
I dati della ricerca, che ha tenuto sotto osservazione ben 1.3 milioni di persone, non lascerebbero dubbi sul fenomeno.
L'ipotesi formulata dall'Associazione americana ictus è che il trend in crescita probabilmente dipende da un aumento dei fattori di rischio dovuti a stili di vita non proprio salutari.
Stress, abitudini alimentari e mancanza di movimento che generano patologie come il diabete, l'obesità e il colesterolo alto.
Paola Santalucia, del Policlinico di Milano e presidente della Women Stroke Association, getta acqua sul fuoco spiegando che certamente con l'aumentare dell'età si alza il rischio di ictus, e questo è un dato già noto alla comunità scientifica internazionale.
E' altrettanto vero "che negli ultimi anni sono stati rilevati più ictus nelle persone giovani, ma per un maggiore studio della popolazione, in particolare dei fattori di rischio genetici e cardiovascolari".
"L'obesità e la sindrome metabolica" possono essere fattori di rischio non collegati all'età che hanno un impatto sul fenomeno "ma - aggiunge l'esperta - in linea generale ora si riescono a rilevare più ictus, anche nei giovani, non è che ce ne sono di più".
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12 ottobre 2012