Decreto 112 va ritirato
"Il ministro del Welfare Maurizio Sacconi, il Governo e il Parlamento si attivino a modificare profondamente il decreto 112 della manovra economica, dove c'è una norma che aumenta a dismisura il rischio negli ospedali".
E' il commento di Giuseppe Garraffo, segretario generale Cisl medici, al via libera dell'esecutivo al decreto legge che, all'articolo 41, elimina per i medici ospedalieri il riposo di 11 ore ogni 24 e il tetto massimo di 48 ore settimanali. "Abbiamo l'impressione che il Governo - sottolinea in una nota Garraffo - sia consigliato male sul grave problema delle deroghe ai riposi dei turni di servizio dei medici del Ssn e degli ospedali in particolare. Come si fa - si domanda il numero uno della Cisl medici - a proporre per decreto legge l'accorciamento dei riposi giornalieri e l'aumento sconsiderato dell'orario di lavoro in un settore così delicato dell'assistenza ai cittadini, senza tenere in alcuna considerazione i disastrosi effetti che si avrebbero sul rischio e sugli errori delle prestazioni sanitarie agli ammalati?
E ancora, come può un medico, un anestesista, un chirurgo, un ostetrico, un traumatologo, dopo il lavoro notturno continuare a lavorare con lucidità in sala operatoria, nei pronto soccorsi, nelle sale parto, e nelle corsie?" Garraffo chiede quindi con forza l'intervento in prima persona del presidente del Consiglio e delle Associazioni a tutela dei cittadini.
"Intervenga Berlusconi a fermare chi vuole mettere a rischio sconsideratamente il buon funzionamento degli ospedali pubblici, e aumentare a dismisura i casi di malasanità, dove le responsabilità verrebbero addossate totalmente al suo Governo. Chiediamo anche - conclude Garraffo - che intervengano con forza e convinzione tutte le organizzazioni del sociale che tutelano gli interessi dei cittadini e dei malati".
26/6/2008