Aids: chiusa V conferenza mondiale
Si è chiusa ieri a Città del Capo, Sudafrica, la V conferenza dell'International Aids Society, con l'appuntamento a Roma per il prossimo meeting, Ias 2011, che si terrà all'Auditorium Parco della musica dal 17 al 20 luglio, organizzato in collaborazione con l'Istituto superiore di sanità (Iss).
La conferenza di Città del Capo, di nuovo in Africa dopo quasi dieci anni dal Congresso di Durban, ha riunito oltre 5.800 partecipanti, fra scienziati, medici e attivisti, in rappresentanza di 123 Paesi. Ben 1.550 i lavori presentati, in 4 giorni di sessioni scientifiche, plenarie, simposi satellite.I massimi esperti del settore, preoccupati dal taglio dei fondi internazionali in tempi di crisi economica, hanno chiesto ai Grandi del G8 di passare dalle parole ai fatti, mantenendo gli impegni presi per garantire l'accesso alle terapie nei Paesi più svantaggiati e flagellati dall'Aids. In Sudafrica vivono 5,7 milioni di sieropositivi, in tutta l'Africa Subsahariana circa 22 milioni dei 33 mln di tutto il pianeta.
"Abbattete le liste d'attesa per i farmaci antiretrovirali" è la richiesta che si è levata durante i giorni della conferenza, rivolta dagli attivisti sudafricani al Governo locale.
Fra due anni toccherà a Roma, dove si volgerà Ias 2011. Il tema al centro dei lavori sarà "la qualità delle cure nei Paesi in via di sviluppo", annuncia Stefano Vella, direttore del Dipartimento di valutazione del farmaco dell'Iss, tra i principali esperti italiani di Aids e chairman della conferenza insieme al nuovo presidente dell'Ias, per la prima volta un africano.
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Pagina pubblicata il 23 luglio 2009