Viagra, scaduto il brevetto arriverà il generico a costi ridotti
Due giorni fa, il 22 di giugno, è scaduto il brevetto internazionale che garantiva alla Pfizer di essere l’unica a poter produrre e commercializzare un farmaco chiamato Viagra.
Non so se sia stato il più grande business nel mondo di farmaci ma di certo, da quando il 27 marzo 1998 la Food and Drugs Administration americana autorizzò la messa in vendita di un prodotto, come la prima terapia medica orale per il trattamento delle disfunzioni erettili, la vita sessuale di milioni di persone è cambiata per sempre.
E sono cambiati anche i ricavi della Pfizer che sino ad oggi grazie al Viagra avrebbe guadagnato o incassato due miliardi di dollari l’anno.
I ricercatori della Pfizer nel 1986 iniziarono a studiare gli effetti del citrato di Silfenadil, questo è il nome del principio attivo contenuto nel Viagra, e videro che era in grado di inibire un enzima, il PDE5, diminuendo cosi la resistenza vascolare, uno dei fattori che provoca aumento della pressione arteriosa,e l’aggregabilità delle piastrine, che se accumulate in un vaso sanguigno possono provocare l’ostruzione e l’occlusione.
Iniziano uno studio di tre anni alla fine del quale i risultati prodotti non furono soddisfacentemente buoni per iniziare a produrre un farmaco che contrastasse l’Angina Pectoris e le sue conseguenze.
Notano però che alcuni uomini, coinvolti nella ricerca dichiarano uno strano ed inusuale effetto collaterale, un aumento della tendenza all'erezione.
L’obiettivo della ricerca virò immediatamente e quando la Pfizer scopri che il citrato di sildenafil, nel 70-80% dei casi riusciva a risolvere il problema della disfunzione erettile, chiese che venisse brevettato come farmaco non più antipertensivo ma come terapia medica per trattare le disfunzioni erettili e cosi iniziò la sua produzione che porterà nel corso degli anni dal 1998 ad oggi, solamente in Italia, a vendere 60 milioni di pillole. Un successo clamoroso.
Oggi si aspetta l’arrivo sul mercato dei prodotti generici, prodotti cioè che utilizzano lo stesso principio attivo ma avranno un nome diverso e che competeranno sul nostro mercato.
Il costo del Viagra, attualmente di circa 54 euro per una confezione di quattro compresse, probabilmente diminuirà e se questo da un lato potrebbe bloccare l’acquisto del farmaco via internet, con tutti i rischi che comporta, non esimerà però chi lo voglia usare a dover essere in possesso di una ricetta medica per l’acquisto.
Antonio Luzi
Pubblicato 24/6/2013