Interruzione di gravidanza: i disturbi che compaiono dopo l'aborto
Cosa succede dopo un'aborto. Ecco un elenco di disturbi che in linea di massima compaiono nei giorni successivi all'intervento di interruzione di gravidanza; abbiamo elencato il massimo e il minimo per rassicurare tutte dato che, giustamente, la soggettività delle risposte di ogni fisico impedisce di avere una regola fissa valida per tutti i casi.
Le perdite di sangue possono esserci e non esserci affatto, se non si superano i dieci assorbenti al giorno le perdite possono considerarsi normali, la copiosità della perdita è legata alla storia ginecologica di ogni donna, alle settimane di gravidanza in cui è stato eseguito l'intervento.
In questi casi riposo e borsa del ghiaccio sul ventre ed eventualmente emostatici (Metherin gocce: 20 gocce per 3 volte al giorno, mattino, mezzogiorno e sera, per due o tre giorni) sono più che sufficienti.
Talvolta le perdite sono scarse ma capricciose e prolungate. In questo caso è meglio non prendere nessun provvedimento se non dietro consiglio medico. Le prime mestruazioni appariranno di regola dopo 30/40 giorni e potranno anche essere abbondanti.
Dolori all'addome, o meglio piccoli crampi all'utero, possono comparire specialmente in 53 ^ giornata.
È normale ed è dovuto al fatto che l'utero sta riacquistando le proprie originarie dimensioni. Si possono anche sentire le reni indolenzite per un paio di giorni. Il riposo ed eventualmente qualche supposta o pastiglia antidolorifica sono sufficienti; molta importanza ha il fatto che l'intestino sia libero proprio per evitare che pigi sull'utero stesso.
In qualche raro caso si possono avere: un acutizzarsi di un processo infiammatorio che non si sapeva di avere, tipo cistite o dolore degli annessi alle ovaie. Disinfettanti urinari specifici (Neg Gram Naiisina) e una normale visita medica vi rimetteranno a posto da questo tipo di disturbo non direttamente imputabile all'intervento.
Dato che in circolo si ha per un 10/15 gg. la carica ormonale tipica della gravidanza, il seno rimarrà ancora per un po' turgido e dolorante. Infatti le urine saranno positive per tutto questo periodo a un test di gravidanza. Nel caso che si verifichi la montata lattea telefonare subito al C.E.D. (028690078 -028057835) o al centro presso il quale avete effettuato l'intervento.
I processi di riassorbimento delle proteine e la tensione provata negli ultimi giorni possono portare ad uno stato di alterazione della temperatura; Qualche linea di febbre non deve quindi allarmare, si richiede una visita medica solo nel caso di febbre veramente alta, accompagnata da dolori addominali.
Per tutto il periodo delle perdite di sangue vanno tassativamente seguiti questi 4 punti per evitare qualsiasi veicolo di infezione che è l'unico rischio a cui si può andare incontro:
1. Non fare bagni nella vasca ad immersione; solo docce tiepide, si può sempre con la doccia lavarsi i capelli, evitando l'acqua calda.
2. Non usare Tampax o assorbenti intermi, ma solo pannolini esterni.
3. Non fare lavande vaginali, ma lavarsi solo esternamente.
4. Non avere prematuramente rapporti sessuali (aspettare almeno 20 gg.) tenendo conto dello stato di salute locale e del pericolo di rimanere nuovamente incinte in questo periodo.
È UTILE FARE UNA VISITA DI CONTROLLO DOPO 15 GIORNI DALL'INTERVENTO E FARE UN TEST DI GRAVIDANZA NON PRIMA DI 20 GIORNI.
A cura del C.E.D. Centro Educazione Demografica - Via Amedei 13 Milano - Tel. 028057835 - 028690078
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