Obesità infantile, per i genitori il problema si risolve dal chirurgo estetico
Non è più il solito problema americano, il fenomeno dell'obesità infantile è una realtà anche in Italia. Così importante da aumentare la richiesta della chirurgia estetica, proprio come avviene per gli adulti.
L'allarme è stato lanciato nel corso della presentazione avvenuta a Roma della Fondazione Italiana per la lotta all'obesità infantile.
I dati diffusi non sono confortanti. Il 35% dei bambini italiani è in sovrappeso, mentre il 13% è obeso. La Fondazione è attiva sul problema con ambulatori gratuiti proprio dedicati ai bambini, con campagne di sensibilizzazione destinate ai genitori.
Molti di questi però pensano di risolvere il problema obesità dei propri figli, non cambiando il regime alimentare o spingendoli al movimento, ma ricorrendo dal chirurgo per chiedere una liposuzione.
"Noi ovviamente rifiutiamo spiega Marco Gasparotti, chirurgo e presidente della Fondazione - mentre ad esempio negli Usa la chirurgia bariatrica sugli adolescenti sta diventando la norma, ma e' un approccio sbagliato''.
Per Manuel Castello, presidente della accademia internazionale di Pediatria, è necessario lavorare per informare e sensibilizzare i genitori.
Castello spiega che la convinzione di molte mamme è quella che fino ai 12 anni di età il bambino debba essere grasso, "poi invece vogliono che dimagriscano. In realtà la prevenzione inizia già durante la gravidanza''.
Lo dicono gli esperti, ma con un po' di buon senso può arrivarci chiunque, che la causa dell'obesità infantile stia nell'alimentazione e nello stile di vita dei bambini. Poco movimento, molta sedentarietà, molta televisione e computer.
La psicologa Anna Oliverio Ferraris racconta che c'è ancora qualcuno convinto che il modo di tirar su i ragazzi di oggi sia proprio questo, televisione e videogiochi, perché è questo che loro vogliono.
Ma la psicologa dice che "la realtà è diversa, la maggior parte dei bambini risponde con entusiasmo alle iniziative che favoriscono il movimento".
Del problema si è occupata anche l'Associazione Nazionale dei Dietisti Italiani (ANDID) nel corso dell'ultimo congresso. Oltre a sottolineare il problema della cattiva alimentazione, i dietisti hanno spiegato che soltanto il 43% dei genitori di figli obesi che fanno poco movimento pensa che il proprio figlio svolga un'attività fisica insufficiente.
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11 ottobre 2012