Casi di E coli nei bimbi, il Ministero: il latte crudo va bollito
Già a gennaio di quest'anno il Ministero della Salute aveva posto l'accento sull'importanza di bollire il "latte crudo" (non pastorizzato) prima del consumo.
Ecco quindi che torna sull'argomento a causa di nuovi casi di contaminazione tra i bambini di E.coli.
Si sono verificati infatti alcuni casi di sindrome emolitico-uremica (SEU) associati ad infezione da E.coli.
Alfredo Caprioli, responsabile del Laboratorio comunitario di referenza per l'Escherichia coli presso l'istituto Superiore di Sanità, fa sapere che una quarantina di bambini lo scorso anno sono stati colpiti dalla sindrome.
Ecco quindi la nuova raccomandazione del ministero che già nel suo precedente richiamo aveva ricordato l'obbligo della dicitura "da consumarsi previa bollitura" da riportare sui distributori automatici.
Andrea Ghiselli dell'Istituto nazionale Ricerca Alimenti e Nutrizione (Inran) consiglia il consumo del latte pastorizzato, "la pastorizzazione - dice l'esperto - è il miglior metodo per sanare il latte e non privarlo di importanti principi nutrizionali".
La questione del latte crudo è stata spesso al centro di molte polemiche.
Molti consumatori e piccoli produttori difendono la diffusione del latte crudo. Tra le argomentazioni, quella che il latte pastorizzato è all'origine molto più infetto e che manca degli enzimi necessari all'assorbimento del calcio.
Tuttavia la gran parte dei medici lo sconsiglia in gravidanza e nella prima infanzia, salvo alcuni pediatri che lo ammettono purché super controllato. Poi molti studiosi dell'alimentazione suggeriscono, dopo il latte materno, di non consumare il latte ma di limitarsi allo yoghurt.
Non è facile orientarsi e capire chi ha ragione anche se e meglio attenersi alle indicazioni del Ministero della Salute.
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31 marzo 2012