Chiesa cattolica e diagnosi preimpianto
Alle gerarchie ecclesiastiche della Chiesa non piace la diagnosi preimpianto.
Si tratta di quell'esame che si fa sulle cellule iniziali dopo che lo spermatozoo ha fecondato l'ovulo, che serve ad individuare eventuali anomalie cromosomiche o genetiche.
Non piace, tuttavia nelle strutture sanitarie religiose la fanno.. misteri della fede.
Eppure è un esame civile e risparmia alle donne il dolore dell’aborto. Consente la selezione degli embrioni in modo rispettoso e moderno.
Ma alla Chiesa piace che se hai un problema e non segui le sue regole, cioè accogliere i bambini malati come fossero un dono, più soffri è meglio è. La sua posizione è chiara: il feto non si tocca, nemmeno se è difettoso. Il Papa è stato perentorio: "no alla diagnosi prenatale finalizzata all'aborto".
Così, ad esempio, i coniugi portatori di anemia mediterranea o non fanno figli o si tengono i figli malati o sono reprobi e quindi gli tocca la diagnosi prenatale in gravidanza e l’aborto volontario.
Niente sollievo a chi si distacca da santa madre chiesa. Non so se mi spiego.
4 novembre 2022