Obesità, il sindaco fa la legge e vieta le bevande extralarge
La notizia è che il sindaco di New York, Michael Bloomberg, vuole vietare la vendita delle bibite extralarge nei bar, cioè quelle bibite che misurano più di mezzo litro circa e che hanno più di 25 calorie ogni 250 cc e che magari fanno risparmiare un po'.
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Assomiglia a quella cosa che ci diceva la mamma "prendine un po', e poi vedi se ne vuoi ancora".
Alcuni hanno protestato, la libertà personale per gli anglosassoni è un bene primario e ognuno ha il diritto di fare come crede. D'altra parte lo sconto sulle grandi confezioni di junk food è un modo di spingere all'acquisto non del tutto corretto, ed esistono leggi per la pubblicità ingannevole contro le scorrettezze nei confronti degli acquirenti... per carità, lo fanno tutti, paghi tre prendi due, ma magari avevi bisogno solo di uno e una volta che lo hai comprato te lo mangi... o te lo bevi.
L'obesità è però un problema di salute mondiale. Colpisce i poveri, i paesi sottosviluppati (quando non sono così poveri da non potersi permettere neanche l'obesità) i bambini. Si accompagna il più delle volte a malnutrizione, mancano vitamine, proteine, grassi nobili.
La frutta, che dovrebbe essere la maggiore fonte di zucchero nell'alimentazione quotidiana, la verdura, i legumi.
Dipende nella grande maggioranza dei casi da abuso di carboidrati semplici,come lo zucchero contenuto nelle bevande, prive di fibra, nei dolci e nei farinacei, che, alzando rapidamente la glicemia alzano l'insulina, maggior responsabile dell'accumulo di adipe sull'addome e altrove e dell'innalzamento dei grassi cattivi nel sistema cardiovascolare.
E così mentre gran parte del mondo sviluppato istruito e benestante segue diete che hanno proprio come oggetto la riduzione del consumo degli zuccheri e studia, legge, si informa, va in palestra e segue programmi di benessere, e d'altra parte il terzo mondo in gran parte muore ancora di fame, in mezzo troviamo il gruppo del terzo mondo che i paesi occidentali hanno in casa propria, e che subisce malattie cardiovascolari e degenerative legate a questa dipendenza dagli zuccheri definita da molti come una vera e propria tossicodipendenza.
Paradossalmente però la soluzione a questo problema è la cultura. Più è alto il tuo titolo di studio, e meno rischi di diventare obeso, e meno rischiano i tuoi figli.
Avere scuole pubbliche di cattiva qualità, o che espellono sistematicamente i ragazzi delle classi svantaggiate è la vera causa di quest'epidemia.
E non serve il corso di educazione alimentare, anche la poesia o il teatro, o la musica, proteggono i ragazzi dall'obesità perché insegnano la cura di sé, del proprio spirito, dal quale discende la cura del corpo e migliorano l'autostima.
Chissà se a Bloomberg qualcuno gliel'ha detto.
Poi certo esistono i problemi veri, la bulimia, la depressione. Ma anche a quelli il divieto di comprare mezzo litro di aranciata non gli serve.
Insomma è un po' come lavare le foci di un fiume mentre alla fonte versano scarichi industriali.. un lavoro inutile.
Lisa Canitano
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5 giugno 2012