Salute, i giovani si nutrono meglio: il 66% è nel peso forma
Il 54% degli italiani è normopeso, troppi ancora quelli in sovrappeso (30%), leggera flessione di quelli obesi che dal 16% del 2010 passano 13%. I risultati V edizione dell'Osservatorio Nestlé – Fondazione ADI.
Presentati oggi a Lecce in occasione del XV Corso Nazionale ADI (Associazione di Dietetica e Nutrizione clinica), i dati rilevano una situazione, ancora preoccupante ma in miglioramento.
La ricerca ha coinvolto 8 mila volontari totalizzando circa 43 mila interviste negli ultimi 5 anni.
Giovani e alimentazione
Dovremmo prendere esempio dai nostri figli, pensiamo che si nutrano male, con cibo spazzatura, eppure la fotografia scattata dall'Osservatorio dice il contrario. E' pur vero che dentro l'Osservatorio c'è la Nestlè e che negli ultimi anni gli attacchi alle merendine si sono infittiti, tuttavia i dati forniti sono incoraggianti: circa il 66% dei giovani italiani tra i 16 e i 34 anni risulta essere normopeso (in confronto al 44,6% del cluster 45-65).
Giuseppe Fatati, che ha coordinato la ricerca ed è Presidente della Fondazione ADI, ha spiegato la sua impressione che "le tante iniziative di sensibilizzazione finalizzate ai corretti stili di vita comincino ad avere qualche successo".
Per l'esperto, però, l'adozione delle buone abitudini alimentari "sembrano limitate alla fascia più giovane e non coinvolgere proprio le persone più a rischio, in relazione all'età, di malattie metaboliche e patologia cardiovascolare".
Insomma, i giovani danno il buon esempio.
Stili di vita
Secondo i dati, gli italiani sedentari sono in diminuzione: attualmente sono il 31% contro al 35% rilevato lo scorso anno.
Tra quelli che hanno risposto di non fare sport (66%) c'è comunque un desiderio importante (il 35%) di non restare completamente inattivi e di far proprio uno stile di vita più attivo come passeggiare, muoversi a piedi, prendere l'ascensore.
Le cattive abitudini alimentari
Aumenta la percentuale di italiani che saltano i pasti (dal 26% dello scorso anno al 29%). A farlo di più sono le persone obese (23%) che ammettono questa abitudine con una frequenza plurisettimanale. Seguono i soggetti normopeso, con il 17%.
Altra abitudine errata è quella della colazione veloce, adottata prevalentemente da obesi e persone in sovrappeso. Tra quelle normopeso che dedicano invece un po' più di tempo alla colazione, ma comunque sempre meno di 15 minuti (70%), la percentuale resta più bassa.
Tra i dati presentati, interessante è la fotografia che riguarda i falsi miti. Il 70% degli italiani dichiara di vivere il momento del pasto come un'occasione conviviale. Ma dalle risposte fornite, solo il 15% fa colazione con la famiglia.
La ricerca rivela inoltre il dato in crescita di coloro pur parlando con i commensali svolgono altre attività (telefono, tablet, radio) durante il pasto. Quindi la perplessità è: quale convivialità?
Pasti completi e pasti leggeri
Antipasto, primo, secondo, contorno, frutta, dolce e caffè, insomma il cosiddetto "pasto completo" sembra essere andato in soffitta. Secondo i dati dell'Osservatorio, solo il 15% degli italiani riesce a consumare una tale quantità di cibo. Ma il dato è in netto miglioramento se si pensa che lo scorso anno la percentuale era al 23%.
Tra le preferenzeper il pranzo, in testa c'è il primo piatto (44%) oppure un secondo (32%). A cena il 54% predilige un secondo, anche se il 16% (12% lo scorso anno) dice che non c'è niente di meglio di un bel piatto di pasta.
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17 ottobre 2013