Vaccinare il 75% degli anziani deboli
Cartellino rosso per l'Italia alle prese con il più tradizionale dei malanni di stagione. "Solo il 25% delle persone fragili", ovvero anziani, ma anche bambini, giovani e adulti con malattie croniche, "si vaccina contro l'influenza, mentre l'obiettivo da raggiungere è del 75%, uno dei traguardi che l'Esecutivo si è prefissato".
A spiegarlo è il sottosegretario alla Salute Ferruccio Fazio, in un incontro ieri a Roma sul tema. In realtà, le tempie grigie sono quelle che se la cavano meglio sul fronte prevenzione: "il 65% degli anziani - conferma infatti Pietro Crovari, infettivologo dell'università di Genova - si vaccina contro l'influenza".
Le cose vanno di gran lunga peggio per chi fa i conti con qualche malattia cronica, nonostante il Ssn preveda anche per queste categorie, e non solo per i più attenti over65, la gratuità del siero.
I numeri, al riguardo, la dicono lunga: "Solo la metà di quanti hanno avuto un infarto - conferma infatti l'esperto - si vaccina. E vanno ancor peggio i diabetici (36%), i malati oncologici (21%), le persone alle prese con malattie respiratorie (21%) e insufficienza renale (33%), o con qualche problema cardiovascolare (31%)".
E sulle responsabilità c'è un continuo scaricabarile.
"I medici di famiglia - spiega Crovari - attribuiscono ogni colpa agli specialisti, mentre questi ultimi se la prendono con i medici di medicina generale, che a loro avviso dovrebbero allertare e informare i pazienti più fragili.
Quel che è certo - conclude l'infettivologo - è che occorre aumentare, e di gran lunga, la vaccinazione di questi target".
In argomento:
L'influenza. Come curare i sintomi
La vaccinazione anti influenzale
La vaccinazione contro l'influenza
Pagina pubblicata il 06 novembre 2008