La vaccinazione contro la meningite
Vaccinazione contro la Meningite, che malattie causa l'Haemophilus influenzae di tipo B?
- Definizione
- Frequenza infezioni
- Che vaccino si usa
- Quali sono i rischi della vaccinazione?
- In quali casi non può essere eseguita?
L'Haemophilus influenzae di tipo b (Hib) è un batterio che può causare infezioni gravi (meningiti, sepsi, polmoniti) soprattutto nei bambini piccoli, ed in particolare è la causa più frequente di meningite nei primi 5 anni di vita.
Le malattie da Hib possono provocare danni permanenti (sordità, ritardo psicomotorio) e nonostante la terapia antibiotica sono mortali in circa 2-5 casi su 100.
Quanto sono frequenti le meningiti da Hib in Italia?
L'introduzione della vaccinazione contro Hib ha avuto un grande impatto sulla frequenza delle infezioni invasive causate da questo microrganismo; infatti, con l'aumento della copertura vaccinale il numero annuale di meningiti da Hib è diminuito dell'86, passando da 130 casi nel 1996 a 18 nel 2004.
Prima dell'introduzione della vaccinazione, il 90% circa dei casi si verifìcava nei bambini di età inferiore ai 5 anni, ed in questa fascia di età l'impatto della vaccinazione è stato ancora più marcato, passando da 112 casi nel 1996 a 5 nel 2004 (-95%).
Che vaccino si usa contro l'Hib?
Il vaccino anti-Hib è costituito unicamente da una componente del batterio, importante per indurre la risposta immune.
Si effettua per iniezione intramuscolare, e si raccomanda l'esecuzione di tre dosi durante il primo anno di vita, nel 3°, 5° e 11°-12°mese.
Sono attualmente disponibili sia vaccini monovalenti solo contro l'Hib che vaccini combinati con altri antigeni. Per la vaccinazione nel primo anno di vita vengono utilizzati soprattutto vaccini esavalenti
Quali sono i rischi della vaccinazione?
Si tratta di un vaccino estremamente sicuro. In seguito alla vaccinazione si può raramente avere febbre, o dolore e gonfiore nella sede dell'iniezione.
In quali casi la vaccinazione non può essere eseguita?
Come per le altre vaccinazioni, in caso di reazioni allergiche gravi (anafìlassi) ad una somministrazione di vaccino, le dosi successive non vanno eseguite, mentre la vaccinazione va rimandata in caso di malattia acuta importante.
La vaccinazione è controindicata anche in caso di reazione allergica grave ad un componente del vaccino.
Comune di Roma - Assessorato alle Politiche di Promozione dell'Infanzia e della Famiglia - Dipartimento XVI
Pagina aggiornata il 31/5/2006