Tumori, assunti 80 ricercatori ad Aviano con il 5 per 1000
In Italia, è risaputo, la scarsità di finanziamenti alla ricerca sono un problema annoso e, anche questo è già noto, i nostri "cervelli" fuggono all'estero. In questa condizione l'Europa potrebbe essere una boccata d'ossigeno, ma l'Italia non riesce a rientrare nemmeno dei soldi devoluti al fondo comunitario.
A raccontarlo sono gli esperti riunitisi ad Aviano nel corso dell'iniziativa organizzata dal Centro di Riferimento Oncologico (Cro) con i giovani ricercatori del progetto Yip (Young Investigators Programme).
Dei 50 miliardi di euro stanziati fino al 2013 nell'ambito del Settimo Programma Quadro "in Italia è finito l'8% circa dei finanziamenti, a fronte di una contributo del 14%".
Questi i dati preliminari di una ricerca della Commissione Ue illustrata da Ciro Franco dell'Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea di Trieste.
"Se le istituzioni aiutassero di più i ricercatori, si potrebbe fare meglio", ha spiegato Franco.
Secondo il monitoraggio europeo riferito al periodo 2007-2010, ad attirare quasi la metà dei finanziamenti ci sono il Lazio e la Lombardia, seguite dal Piemonte, la Toscana, l'Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia.
Il progetto Yip ha finora garantito nella struttura di Aviano contratti a termine per 80 giovani ricercatori e tra gli obiettivi del c'è proprio quello di insegnare a trovare i fondi necessari ai vari progetti di ricerca.
Paolo De Paoli, direttore scientifico del Cro, ha spiegato che si tratta di "un virtuosismo che s'innesca grazie al 5 per mille, le capacità che si acquisiscono sul campo, a inizio carriera, grazie alla spinta dei finanziamenti, consentono poi, a ricercatori più maturi, di accedere ad altre risorse messe a disposizione da altri organismi".