Hiv: test non sempre adeguati
I test immunologici commerciali possono talvolta fallire nel confermare la presenza di un'infezione da Hiv
Attualmente i protocolli di controllo per l'Hiv generalmente implicano esami di rilevamento combinati ad alta sensibilità basati su anticorpi e/o antigeni specifici, seguiti da un esame di conferma meno sensibile ma più specifico, che rappresenta lo stadio finale.
Alcuni pazienti allo stadio terminale però potrebbero non produrre anticorpi contro antigeni specifici dell'Hiv, e potrebbero pertanto dare luogo a risultati indeterminati o negativi ad alcuni test, sulla base dell'antigene impiegato: si tratta di eventi piuttosto rari, e non significa che questi test non debbano essere usati, ma comunque in caso di risultati equivoci, se il paziente manifesta chiaramente segni e sintomi dell'infezione, dovrebbe essere praticato un esame alternativo, come un Western blotting o un esame di rilevamento dell'RNA virale.
Bisogna anche tenere conto del fatto che, man mano che si progredirà verso uno screening più universale dell'Hiv, è probabile che il numero di risultati indeterminati o equivoci vada ad aumentare.
(J Med Virol 2008; 80: 1515-22)
Per approfondire:
AIDS - Infezione da HIV Le donne rischiano di più
Pagina pubblicata il 21 ottobre 2008