IEO, scoperta sulle staminali tumorali
I ricercatori italiani dell'Istituto europeo di oncologia (Ieo) di Milano, diretto da Umberto Veronesi, hanno capito come si moltiplicano le cellule 'bambine' che alimentano i tumori: il serbatoio che permette al cancro di crescere e di colonizzare l'organismo.
Lo studio, condotto sui topi e in particolare su modelli animali di tumore al seno, è pubblicato su 'Cell'. Dimostra che le staminali del cancro si dividono in maniera simmetrica e che il tumore si espande quindi in modo geometrico, ma che è possibile intervenire con particolari farmaci. Molecole utilizzabili per ora solo in ricerca preclinica.
Il lavoro è firmato dal gruppo coordinato da Pier Giuseppe Pelicci, direttore di Oncologia molecolare all'Ieo e professore all'università degli Studi di Milano.
Lo studio è stato condotto nei laboratori del Campus Ifom (Istituto Firc di oncologia molecolare)-Ieo in collaborazione con la Statale del capoluogo lombardo, ed è stato possibile grazie ai finanziamenti dell'Associazione italiana per la ricerca sul cancro (Airc), del ministero della Salute e della Comunità europea.
Negli ultimi anni - ricordano gli esperti - è stato scoperto moltissimo su come si moltiplicano le cellule tumorali. Poco o nulla, invece, si sapeva sulla moltiplicazione delle staminali del cancro.
Queste cellule, pur essendo pochissime all'interno dei tumori, sono quelle responsabili della crescita della malattia e della sua diffusione sotto forma di metastasi.
Le baby-cellule del cancro rappresentano dunque il 'cavallo di Troia' per sconfiggere il tumore dall'interno: per bloccare la crescita della neoplasia bisogna riconoscere e colpire le sue staminali, il vero bersaglio sono loro.
Pagina pubblicata il 17 settembre 2009