H1N1: Oms, nessuna influenza dalle industrie
Le misure di politica sanitarie e le risposte alla pandemia raccomandate in questi mesi dall'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) "non sono state indirizzate impropriamente dall'industria farmaceutica".
A respingere nettamente, ancora una volta, "le recenti accuse" mosse nei confronti dell'Oms è Keiji Fukuda, consigliere speciale del Direttore generale dell'Oms per la pandemia influenzale, nel suo discorso preparato in vista della sessione del Consiglio d'Europa sulla gestione della pandemia, pubblicato online sul sito dell'Agenzia delle Nazioni Unite.
Fukuda sottolinea l'esistenza di misure volte proprio ad assicurare la trasparenza e ad evitare conflitti di interessi con l'industria. L'Oms, insomma, si dice fiduciosa "dell'integrità e della validità scientifica" delle decisioni prese durante la pandemia.
Ripercorrendo le tappe della gestione dell'epidemia da H1N1, Fukuda sottolinea che l'Oms ha dichiarato l'inizio della pandemia l'11 giugno scorso, "quando tutti i criteri" venivano rispettati. Inoltre l'Emergency Committee dell'agenzia ha segnalato "all'unanimità" che a giugno tutti i criteri richiesti per dichiarare la pandemia venivano rispettati.
E se ora il pericolo maggiore sembra passato, "la pandemia non è cessata", mentre sono stati segnalati oltre 14 mila decessi confermati in laboratorio e collegati al virus.
"Spesso vediamo il numero dei morti confrontato con quelli dell'influenza stagionale, ma così - avverte Fukuda - si confrontano mele con arance: le morti per l'influenza stagionale sono basate su modelli statistici, quelle pandemiche sono confermate una ad una".
Infine Fukuda respinge seccamente l'idea che quella legata al virus H1N1 sia stata una pandemia fasulla.
"Quello in corso è un evento scientificamente ben documentato, in cui l'emergenza e la diffusione di un nuovo virus influenzale ha causato un'insolita serie di problemi in tutto il mondo".
Non è una questione di definizioni, parole o polemiche. "Dire che la pandemia è falsa - chiosa Fukuda - vuol dire ignorare la storia recente, la scienza, e banalizzare la morte di oltre 14 mila persone nel mondo".
Pagina pubblicata il 26 gennaio 2010