Cgil medici, esclusività va valorizzata
"La devastante 'deregulation' della libera professione, già contenuta nel Ddl sul governo clinico in discussione alla Camera e rilanciata ieri dal ministro della Salute, è un gravissimo danno per i medici che credono nel servizio pubblico e per i cittadini che sempre di meno si possono permettere di rivolgersi al privato".
Parola di Massimo Cozza, segretario nazionale Fp Cgil medici, che in materia di libera professione non ha dubbi: "va valorizzata". "E' sbagliato - sottolinea in una nota Cozza - lasciare la possibilità al medico pubblico di poter svolgere la libera professione sia dentro che fuori il Ssn, salvando comunque l'indennità di esclusività.
Si tratterebbe di un 'tana libera tutti' a vantaggio di chi vuole centrare la sua attività professionale nel privato, a danno dei medici che vogliono poter svolgere la libera professione intramoenia in modo trasparente negli ospedali e nei servizi territoriali.
Un danno per i cittadini che non potranno più avere nel servizio pubblico il luogo delle visite anche in intramoenia, con un centro unico di prenotazione e di pagamento degli onorari, con una chiara e trasparente regolamentazione su tariffe e con un monitoraggio sulle liste di attesa pubblico-privato".
Inoltre per Cozza, estendere l'indennità di esclusività anche al medico pubblico che svolge la libera professione nel privato significa "svuotare la scelta per il Ssn della stragrande maggioranza dei medici (95%), peraltro con un costo aggiuntivo di circa 50 milioni di euro per poter 'regalare' più soldi agli oltre 5.500 medici oggi in extramoenia.
Chiediamo pertanto al ministro, al Parlamento e alle Regioni di fermare questa picconata al Ssn. Si tratterebbe - conclude Cozza - di un tragico errore per la sanità pubblica e di un tradimento per decine di migliaia di medici che credono e vogliono lavorare solo nel servizio pubblico ma con una indennità di esclusività rivalutata e con la possibilità garantita dall'azienda di poter svolgere una trasparente libera professione intramuraria a salvaguardia della qualità del lavoro e delle prestazioni per i cittadini".
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Pagina pubblicata il 26 gennaio 2010