Il 12 marzo sciopero generale anche per Fp Cgil
Incroceranno le braccia anche i medici della Fp Cgil per lo sciopero generale nazionale indetto dalla Cgil il 12 marzo.
I camici bianchi del sindacato si asterranno dall'intero turno di lavoro e scenderanno in piazza nelle manifestazioni territoriali insieme a tutti gli altri lavoratori pubblici e privati, riferisce Massimo Cozza, segretario nazionale Fp Cgil Medici. Il Governo, dice Cozza, «nega la crisi e promette che nessuno 'verrà lasciato indietro'. Intanto cresce la disoccupazione, si licenziano i precari della scuola e della pubblica amministrazione, tra i quali a rischio oltre 12.000 medici. La prima richiesta è fermare i licenziamenti».E' necessario, secondo il sindacalista, «ridurre le tasse per dipendenti e pensionati, attraverso la lotta all'evasione e all'elusione fiscale, la tassazione come in Europa delle rendite finanziare, dei grandi patrimoni e delle stock option, attraverso l'abbassamento della prima aliquota al 20%.
Basti pensare alle differenze tra il lordo delle buste paga e degli aumenti contrattuali e il netto realmente percepito».
Ed è anche necessario, continua Cozza, «costruire un futuro per il Paese attraverso politiche di accoglienza e lotta alle nuove schiavitù.
Fondamentale è la regolarizzazione dei migranti che lavorano, la sospensione della Bossi-Fini per i migranti in cerca di rioccupazione, abolire il reato di clandestinità, riconoscendo la cittadinanza alla nascita nel nostro Paese.
I medici si sono battuti per non fare le spie e continuano nel loro impegno per garantire il diritto alla salute per tutti».
Ma lo sciopero è anche contro la nuova legge di controriforma del diritto e del processo del lavoro. «E' inaccettabile l'introduzione di una specie di contratto individuale, tramite cui poter demandare ad un arbitro, che decide secondo 'equità' ma a prescindere dalle leggi e dai contratti collettivi, le eventuali controversie.
Per i medici, già sottoposti alle leggi disciplinari di Brunetta, verrebbe a mancare anche la tutela della giustizia ordinaria».
07 marzo 2010