Diabete tipo 2: in aumento casi infantili negli USA, più difficile da curare
Stiamo parlando del diabete di tipo 2 sul quale è stata pubblicata una ricerca sulla rivista New England Journal of Medicine e che riguarda proprio il diabete infantile.
Il diabete di tipo 2 viene di solito agli adulti, per intenderci è quello dei nonni, che si cura con la pasticchina, che fa alzare la voce alla mamma quando lo zio prende la seconda fetta di torta "basta, che poi ti si alza la diabete!!".
Quello dovuto al fatto che il pancreas dopo una vita di onesto lavoro spesso si stanca (e non capiamo come), e secerne un' insulina inutile al fine di far entrare il glucosio nelle cellule.
Così il glucosio resta in circolo nel sangue e si alza la glicemia. Per i nostri organi la glicemia alta è un veleno, le complicanze del diabete sono l'insufficienza renale, la cecità, l'insufficienza circolatoria degli arti inferiori (il temutissimo piede diabetico).
I bambini e i giovani invece di solito hanno il diabete di tipo 1, ad esordio improvviso, probabilmente su base autoimmune, e che richiede da subito l'iniezione quotidiana di insulina, in quanto le cellule del pancreas che la fabbricano sono distrutte.
Non passa il 10% come frequenza, però, e il tipo 2 è quello che la fa da padrone (il rimanente 90% dei casi) soprattutto negli obesi e in coloro che non fanno attività fisica.
Cosa sta succedendo, allora, se solo negli anni 90 il diabete di tipo 2 era sostanzialmente sconosciuto fra i bambini? Succede, nel modo più ovvio, che i bambini mangiano troppe schifezze (junk food, per dirlo alla moda), merendine, caramelle, lecca lecca, e via discorrendo, e poi non si muovono.
La play station, i videogames e la televisione hanno preso il sopravvento su guardie e ladri, la guerra dei bottoni, i quattro cantoni, e via discorrendo.
E se i bambini delle classi socio-economicamente avvantaggiate vengono comunque trascinati in piscina, a tennis, e a danza, è proprio nelle classi meno abbienti che alla fine, in mancanza di fondi, la sedentarietà fa pagare un prezzo così alto alla salute di questi bambini.
Come se non bastasse inoltre, questo studio ha rivelato che i comuni farmaci antidiabete non funzionano così bene come negli adulti, che nei bambini la malattia cammina più in fretta e bisogna cominciare l'insulina prima.
Infatti su 699 bambini affetti da diabete di tipo due infantile, seguiti per quattro anni solo per metà è stata possibile la cura attraverso un farmaco orale. Il restante 50%, ha avuto bisogno d'iniezioni d'insulina.
Questi i risultati di uno studio condotto dalla George Washington University di Washington, pubblicati sulla rivista New England Journal of Medicine.
Gli stessi ricercatori dicono che questa malattia sarebbe prevenibile, e in gran parte curabile, con la dieta e con il movimento, ma che è cosa più facile a farsi che a dirsi.
Dobbiamo rassegnarci?
Lisa Canitano
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1 Maggio 2012