Sanità: ciao ticket, arriva la franchigia adeguata al reddito lordo
Secondo il progetto del ministro Balduzzi il sintema dei ticket, in vigore da oltre 30 anni (1982), potrebbe andare in soffitta rivoluzionando l'attuale meccanismo con cui gli italiani pagano la sanità pubblica.
Una smart card per tutti che certificherà quanto un cittadino ha pagato sino ad un dato momento, poi a farsi carico delle prestazioni sanitarie sarà lo Stato.
Oggi, a parte gli esenti, tutti pagano il ticket. Agli italiani costa circa 4 miliardi di euro l'anno tra ricoveri in pronto soccorso, farmaci, visite e analisi diagnostiche. Nel 2014, quando entreranno in vigore le nuove norme che prevedono un aumento del ticket, i miliardi di euro spesi arriveranno a sei.
Secondo la proposta del ministero della Salute il ticket scompare. Al suo posto avremo una franchigia che varierà a seconda del reddito, superato l'importo pagherà lo Stato.
Qualche esempio. Con un reddito di 10 mila euro l'anno si potrebbe avere una franchigia pari al 3 per mille, quindi di 30 euro. Per un reddito di 100 mila euro il tetto sarà di 300 euro.
Questo significa che per ottenere qualunque prestazione sanitaria si dovrà pagare al massimo la franchigia corrispondente, sia che si tratti di un farmaco o di un trapianto di cuore. Superato il tetto di spesa assegnato, tutto il resto sarà gratis.
Il tetto di spesa assegnato sarà annuale, nel senso che nel corso dell'anno si esaurirà sia il plafond a pagamento che quello gratuito. Ogni anno si rinnoveranno, per cui si ricomincerà a pagare fino al raggiungimento del proprio limite, superato il quale le prestazioni saranno gratuite.
Per tenere i conti si ricorrerà alla tessera sanitaria che conterrà un chip sul quale verranno memorizzate le informazioni relative al proprio plafond. Quindi, ad esempio, la spesa relativa all'acquisto di un farmaco o al pagamento di una visita specialistica, sarà registrata nella tessera.
Scomapariranno le esenzioni in base al reddito o all'età o alla condizione di invalidità o a quella di malato cronico. Tutti avranno la franchigia calcolata in base al reddito che sarà calcolato in base all'Irpef e all'Isee. Il calcolo finale terrà poi conto del quoziente familiare, ossia del numero dei figli.
Una strada in salita? Vedremo.
16 maggio 2012