La cannabis fa male alla salute, il parere delle società scientifiche
La cannabis, spesso al centro dell'attenzione per le richieste di liberalizzazione, almeno per scopi terapeutici, fa male alla salute. Lo sostiene un documento firmato dai presidenti di 18 società scientifiche e dal Dipartimento Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio.
L'uso "voluttuario" è sconsigliato ed anche quello terapeutico deve essere eseguito solo sotto stretto controllo medico sottraendo al paziente ogni facoltà di autogestione.
E comunque anche ai fini di cura i farmaci a base di Thc vanno considerati di seconda scelta.
Secondo il documento siglato dalle più importanti società scientifiche italiane, che rappresentano diverse specializzazioni, dalla medicina generale alla farmacologia, la cannabis e suoi derivati sono sostanze tossiche in grado di danneggiare la salute.
L'uso della cannabis nel tempo può influire negativamente sulle capacità mnemoniche, e sulle funzioni cognitive superiori.
Insomma, il rischio è quello di vedere compromessa la capacità di attenzione con ricadute negative sull'apprendimento e i tempi di reazione.
In sintesi il documento "ne sconsiglia quindi esplicitamente qualsiasi uso di tipo voluttuario".
Giovanni Serpelloni, capo del Dpa, ha espresso soddisfazione per la chiarezza e la nettezza del giudizio espresso dalle società scientifiche.
18 luglio 2012