Allarme per metalli pesanti nelle E-cig, serve una regolamentazione
Anche le sigarette elettroniche sembrano entrare a far parte della classica, ormai, storia infinita italiana, dove in assenza di una decisione scientifica che dovrebbe essere assunta dagli organi autorizzati a tutelare la salute pubblica, quali il Ministero della Salute ed il suo consiglio nazionale, si va avanti a spot.
Il dibattito è fra chi sostiene che in ogni caso sarebbe meglio fumare le sigarette elettroniche rispetto alle normali sigarette e chi dice che contenendo tabacco esse stesse, non sono altro che sigarette e come tali debbono sottostare a tutte le norme che regolano l'uso delle sigarette nei locali pubblici.
Ed ecco che allora entra in gioco come sempre quando c'è incertezza normativa, la magistratura che in questo caso è stata coinvolta dopo che il Salvagente, un quotidiano online dei consumatori, ha fatto esaminare dal dipartimento di farmacia dell'Università Federico II di Napoli i liquidi per le e-cig.
Dall'esame è emersa la presenza inquietante di piombo, cadmio, cromo e arsenico, metalli tossici e soprattutto cancerogeni.
In una di questa e-cig sarebbe risultata la presenza di arsenico in una quantità maggiore di quella ammessa per l'acqua potabile.
Il procuratore Raffaele Guariniello, che da tempo indaga sulle sigarette elettroniche e sui relativi liquidi ha, nel frattempo aperto un nuovo fascicolo di indagine.
Il problema, torniamo a dire, è che l'iniziativa deve essere presa dal ministero della Salute che in questo caos normativo deve dirigere e coordinare gli atti necessari a normare una volta per tutte questo settore.
Deve far controllare a tappeto tutte le e-cig che sono in commercio in Italia e magari, nelle more di una decisione che dovrà essere assunta, sospendere in via precauzionale la commercializzazione.
Dare risposte in tempi rapidi sulla loro non pericolosità per la salute pubblica e sul fatto che chi le usa, magari come coadiuvante in un processo per smettere di fumare, non si faccia del male usandole.
Altrimenti inizierà il solito balletto all'italiana, con decisioni che verranno assunte come è già accaduto a livelli differenti, emanando decreti che le proibiscono per poi esser sconfessati, raggiungendo l'unico obiettivo di creare confusione tra la gente.
Come diceva Mao Tze Tung: "grande è la confusione sotto il cielo: la situazione è eccellente". Una massima perfetta in tempi di rivoluzioni, ma che nel nostro caso sembra perfetta per descrivere la situazione italiana e creare le condizioni per favorire chi nella confusione vive e prospera, trovando in questa maniera anche il modo per non dover pagare.
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14 giugno 2013