L'attività fisica previene la diabesita'
Diabesità, no non si tratta di un errore ma è il termine utilizzato per indicare la combinazione tra due patologie, l'obesità e il diabete. Le persone obese e/o diabetiche crescono in ogni angolo del mondo, in Italia è in sovrappeso un individuo su 3.
Il termine è stato coniato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) è si riferisce ad una condizione di rischio importante. Diabesità: obesità e diabete, la prima malattia è propedeutica alla seconda, e di diabesità si muore.
In Italia 1 su tre è in sovrappeso e in questa condizione prevalgono i maschi con il 45% rispetto alle donne con il 26,8%. Poi il 10% è obeso, mentre il 5,5% ha il diabete.
In sintesi, facendo dei numeri, 22 milioni di italiani sono in sovrappeso, 6 milioni sono obesi e 3,5 milioni hanno il diabete. Oltre a questi, poi ci sono gli italiani "diabesi",quelli che hanno tutte e due le malattie, e sono 2 milioni.
Per l'Associazione Medici Diabetologi il 66,4% dei pazienti che hanno il diabete tipo 2, sono anche in sovrappeso o addirittura obesi.
Sono dati, spiega Paolo Sbraccia, presidente della Società Italiana dell'Obesità, che indicano come la relazione tra diabete ed obesità sia particolarmente stretta. E c'è da preoccuparsi perché si tratta di una relazione pericolosa che può condurre al decesso.
Sbraccia chiarisce infatti che "Il rischio di morte raddoppia ogni 5 punti di crescita dell'indice di massa corporea, il BMI". In altre parole, la persona che soffre di diabete e sovrappeso raddoppia le possibilità di "morire entro 10 anni rispetto a un diabetico di peso normale; per un diabetico obeso il rischio quadruplica".
Di fronte a questa situazione si può fare molto per prevenire ed abbassare la minaccia. E' necessario attuare delle politiche concrete che diffondano l'importanza dell'esercizio fisico, oltre ovviamente ad una alimentazione corretta.
Ma su benefici dell'attività motoria ormai c'è un'ampia e consolidata letteratura scientifica. Uno degli ultimi importanti lavori è quello pubblicato ad ottobre sul British Medical Journal.
Si tratta di una meta-analisi portata a termine da Huseyin Naci della London School of Economics and Political Science e da John P. A. Ioannidis, della Stanford School of Medicine.
Dati importanti che si riferiscono ad oltre 300 mila e che, spiega Sbraccia, dimostrano che l'esercizio fisico è efficace, in termini di riduzione della mortalità cardiovascolare o legata al diabete, quanto il trattamento farmacologico".
IN ARGOMENTO:
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26 novembre 2013