Resveratrolo contro Parkinson, Alzheimer e demenze
Contro il Parkinson, l’Alzheimer e le demenze il Resveratrolo potrebbe svolgere un ruolo protettivo. Su questo polifenolo ed i suoi effetti riferisce una nuovo studio cinese.
A volte il cervello umano ti sorprende con dei collegamenti che iniziano a farti rimbalzare in testa una parola e tu non sai al momento capire il perché.
Poi una lampadina si accende e tu finalmente capisci che il tuo cervello ha collegato due informazioni apparentemente distanti, ma che in realtà avrebbero potuto avere un punto vero di contatto.
La notizia è che un gruppo di ricercatori di una Università della Cina, la Zhengzhou University ha pubblicato sulla rivista Neural Regeneration Research i risultati di uno studio, effettuato su cavie affette da demenza senile in cui il resveratrolo, un polifenolo di cui già scrivemmo qualche tempo fa, presente nella buccia dell’uva, che sarebbe in condizione di svolgere un lavoro protettivo a livello neurologico.
Il Resveratrolo , secondo i ricercatori è in grado di migliorare le capacita di apprendimento e quelle mnemoniche in un gruppo di topi affetti da demenza senile.
La sostanza riuscirebbe a provocare effetti benefici anche nei pazienti malati di Parkinson, Alzheimer o nei pazienti che hanno avuto una ischemia cerebrale.
Il Resveratrolo sarebbe anche in grado di ridurre lo stress ossidativo, una della cause della demenza vascolare.
I risultati di questo studio sembrano aprire un nuovo percorso per l’uso clinico del polifenolo nel trattamento delle demenze.
Ed il mio cervello?
La lampadina si è alla fine accesa e la parola che girava nella mia testa era Brindisi.
Perché?
Perché avevo letto da qualche parte che cinque o più individui erano stati arrestati nella provincia, appunto di Brindisi, dopo essere stati sorpresi a trafugare di 5 quintali di mosto di vino.
Non è che anche loro avevano letto della ricerca e volessero vendere il mosto alle case farmaceutiche?
Passatemi la battuta.
Antonio Luzi
Pubblicato il 6/9/2013
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