Oms: l'inquinamento è un agente cancerogeno potente
La dichiarazione rilasciata dal dottor Kurt Straif, medico che lavora presso l'Unità di ricerca sul cancro e valutazione della Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC), Organizzazione Mondiale della Sanità, per la quale l’aria è ormai considerata complessivamente una delle principali cause del tumore polmonare è sicuramente una notizia inquietante.
L’aria secondo Kur Straif, è contaminata da una gruppo di sostanze tali da far dire all’IARC da un lato che “Lo smog è tra le sostanze più cancerogene al mondo” e rappresenta un grave rischio per la salute in generale dell’umanità, ed è anche la principale causa ambientale dell’insorgenza del cancro ai polmoni, e dall’altro ha provocato la decisione di inserire gli inquinanti dell'atmosfera, nel loro complesso, nel gruppo numero 1, al pari di alcol e benzene.
Secondo quelli che sono i dati epidemiologici più recenti, nell’anno passato sono morte per cancro ai polmoni, legato all’inquinamento atmosferico, 223.000 persone.
Il salto tra l’affermazione che ci sono aree in cui l’inquinamento atmosferico è legato alla presenza di industrie che mettono nell’aria i residui delle loro lavorazioni, ed aree in cui la situazione va bene o perlomeno è sotto controllo, e l’affermazione che oramai tutta l’aria che respiriamo contiene sostanze che mettono a rischio la nostra salute, è sicuramente un salto gigantesco.
E’ come dire che dovunque noi abitiamo o viviamo, ciò che respiriamo è pericoloso per la nostra salute, perché ormai l’aria è pericolosa.
Di ciò ne sono convinti da tempo molte organizzazioni che combattono l’inquinamento atmosferico, come L’ATA, l’Agenzia Traffico ed Ambiente il cui direttore Werner Herger ha dichiarato: “La conclusione a cui giunge l'OMS è la conferma di quanto denunciamo da anni; è vero che la qualità dell'aria è migliorata, ma molto resta da fare”.
L’ATA è l’Agenzia che qualche anno fa per sollevare il problema inquinamento, in una maniera che fosse intellegibile a chiunque, lanciò, insieme al WWF Svizzera italiana, Greenpeace Ticino, SOS Mendrisiotto e Medici per l'ambiente, la campagna delle "Lenzuola", panni bianchi appesi ai balconi che cambiavano colore diventando grigi.
Ciò che oggi occorre, a mio avviso, sono una serie di cambi nei quali il ruolo dell’individuo conta marginalmente, pur nell’importanza di cambiare le nostre abitudini, conta invece ed è anzi improrogabile il ruolo di una politica ambientale che costruisca le condizioni per un ambiente nel quale la società possa continuare a crescere.
Ciò di cui invece non abbiamo bisogno è una Unione Europea o molti Stati che non facciano quello che spesso è accaduto, ossia di elevare i limiti delle sostanze contaminanti quando i livelli si avvicinavano al valore massimo accettabile.
Di ciò ne abbiamo avuto vari esempi, e sono esempi di una politica che rattoppa le situazioni lasciando inalterato il modello di sviluppo attuale, che è, a mio avviso, la vera causa dell’inquinamento atmosferico.
IN ARGOMENTO:
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Antonio Luzi
19/10/2013