Ambiente e tumori, nei siti a rischio crescono del 7% nelle donne e del 9% negli uomini
Che relazione esiste tra le condizioni ambientali e i vari tipi di tumore? Il Dipartimento Ambiente e connessa Prevenzione Primaria dell'Istituto Superiore di Sanità (Iss) l'Associazione Italiana Registri Tumori (Airtum), presentano a Siracusa i dati preliminari sull'incidenza dei tumori nei SIN (siti di interesse nazionale).
Saranno illustrati in occasione del 38° Congresso internazionale dei Registri tumori dei paesi di lingua latina.
La relazione finale sarà presentata entro la fine del 3013 ma i dati, seppur parziali, non sono confortanti. Infatti l'incidenza di tumori nei SIN si alza del 7% nelle donne e del 9% negli uomini.
Lo studio è stato condotto su 23 dei 44 siti considerati a rischio per condizioni ambientali. Circa due milioni di persone sono la popolazione complessiva finora coinvolta in uno spazio temporale di 9 anni che va dal 1996 al 2005.
In questo periodo negli uomini sono stati 53.391 i casi di tumore diagnosticati, nelle donne il numero è lievemente inferiore e arriva a 49.058. In base alla normale incidenza prevista dai Registri italiani distinti per macro-area (Italia centro-settentrionale e Italia centro-meridionale), si tratta di un aumento del 9% per le donne e del 7% per gli uomini.
Sia per gli uomini che per le donne, i tumori più frequentemente diagnosticati sono quelli all'esofago, al fegato, alla colecisti e vie biliari, al rene e vie urinarie, alla vescica e linfoma non Hodgkin, al colon-retto, al pancreas, alla laringe, al polmone e alla pelle (melanomi).
Una particolare incidenza si registra negli uomini per quanto riguarda mesotelioma, tumori maligni di prostata, testicolo, encefalo. Nelle donne, invece, tumori maligni di: mammella, sistema linfo-emopoietico nel suo complesso e, in particolare, della leucemia mieloide cronica.
Per entrambi i sessi è stato rilevato un deficit di tumori gastrici. Per le donne il deficit riguarda inoltre i tumori della tiroide, del corpo dell'utero e dei tessuti molli, negli uomini, invece, di leucemie totali, linfoidi.
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