Sigaretta elettronica, vietata per la prima volta nei luoghi pubblici
Le sigarette elettroniche, la cui popolarità e diffusione non sembra fermarsi, sono state bandite da bar e ristoranti del comune di Vallo della Lucania, in provincia di Salerno.
E’ questo, dopo mesi di dibattiti e discussione che non hanno portato ad alcuna certezza, il primo divieto emesso da un pubblica amministrazione.
L’assessore Pietro Miraldi ha infatti bandito l’uso delle sigarette elettroniche da tutti i locali pubblici a causa della dubbia inoffensività del vapore delle sigarette.
Il problema, secondo l’assessore, non deriva dalle sigarette ma dalle ricariche e dalle cartucce che servono a far funzionare le sigarette ed i cui effetti, a tutt’oggi, non sono stati accertati.
Anche all’estero in molti paesi le sigarette elettroniche sono state bloccate a partire dalla Cina dove nel 2003 vennero inventate, ed da altri paesi quali Australia, Canada, Norvegia, Brasile, Thailandia, Uruguay, Singapore, Turchia.
In Italia l’istituto Superiore della sanità va molto cauto sulla questione della pericolosità per la salute pubblica per le sigarette elettroniche.
L’istituto ammette che i problemi sono legati soprattutto ai potenziali livelli di nicotina che le ricariche potrebbero contenere ma che non sono esplicitamente menzionate dai rivenditori. Per questi motivi non è possibile escludere il rischio di effetti dannosi per la salute, in particolare per i consumatori in giovane età.
In mancanza di una decisione definitiva da parte delle autorità preposte, il mercato delle sigarette elettroniche cresce di mese in mese ed è oramai un vero boom.
di Antonio Luzi
Pubblicato il 30/3/2013