A scuola di Medicina Generale
Serve una vera e propria scuola di medicina generale in ambito universitario. Lo ribadisce il Sindacato nazionale autonomo medici italiani (Snami), forte della condivisione sul tema espressa dagli 'Stati generali' dei camici bianchi italiani - sindacati, società scientifiche, Ordini professionali riuniti a Fiuggi nel fine settimana appena trascorso - che nel documento unitario varato a conclusione dell'incontro hanno indicato la necessità di formalizzare "una Scuola di medicina generale, da sviluppare in piena autonomia all'interno della categoria stessa, in modo da garantire una vera formazione sul campo". Per i medici riuniti a Fiuggi, infatti, la medicina generale deve essere considerata come una disciplina specifica "caratterizzata da metodologie e attività cliniche" totalmente assenti nel tradizionale ordinamento universitario."E' necessario - spiega Angelo Testa, segretario nazionale Snami - equiparare i corsi di medicina generale alle scuole di specializzazione, visto l'impegno profuso, nei corsi di formazione specifica, dai tirocinanti e dai tutor, oltre a equiparare le borse di studio dei medici in formazione in medicina generale al contratto di lavoro degli specializzandi.
Fondamentale - puntualizza Testa - è la programmazione del numero dei medici che possono accedere al triennio formativo, esclusivamente legata al numero dei medici che nei trienni successivi lascerà la medicina generale perché in età pensionabile".
Infine, conclude il segretario nazionale Snami, "si potrebbe ipotizzare l'utilizzo delle risorse rese disponibili dalle borse di studio non assegnate, o provenienti da coloro che abbandonano il corso di studi, per integrare la polizza assicurativa dei medici in formazione o per permettere loro la frequenza a corsi qualificanti non previsti nel loro corso di studi".
Pagina pubblicata il 16 giugno 2008