Sicilia, 400 milioni per evitare il commissario
"Abbiamo approvato una riforma che migliora il servizio sul territorio, che azzera le polemiche stupide di chi ci voleva additare come responsabili del peggioramento dei servizi. Siamo riusciti intanto a rispettare le indicazioni e i parametri che ci erano stati dati".
Lo ha affermato Raffaele Lombardo, presidente della Regione siciliana, in un'intervista a 'Il Sole 24 Ore', commentando la riforma della sanità siciliana approvata a fine marzo dall'Assemblea regionale. "Il Consiglio dei ministri non potrà che prendere atto dei risultati del tavolo tecnico: in quella sede - prosegue Lombardo - abbiamo dimostrato di aver fatto passi decisivi sulla strada del risanamento.
Per esempio il riordino della materia è lì sotto gli occhi di tutti nella legge che ho appena firmato. Una legge che ci porterà 400 milioni di risparmi subito", assicura. "Oggi su 15 miliardi di soldi veri del bilancio regionale, 9 miliardi sono impegnati per la sanità - continua - Io credo che in un periodo di tempo ragionevole riusciremo a risparmiare almeno due miliardi l'anno".
Quanto all'ipotesi di eliminare posti letto negli ospedali italiani, Lombardo conclude: "La Sicilia oggi ha una media di 240 posti letto ogni 10 mila abitanti. Troppi se si pensa che il numero virtuoso è di 180 posti ogni 10 mila abitanti. Noi ipotizziamo che i posti da riconvertire siano almeno 2.500.
Ma questo non vuol dire, come qualcuno ha cercato di far credere, che abbandoniamo il territorio eliminando i piccoli ospedali. In questo quadro sarà fondamentale riorganizzare i punti di prima assistenza del territorio per evitare ricoveri inutili".
15 aprile 2009