Come curare la psoriasi
La psoriasi è una malattia cronica soggetta a continui mutamenti, che la rendono curabile ma non guaribile
Esistono infatti moltissimi presidi terapeutici, studiati per accelerare la scomparsa della chiazza psoriasica; questi farmaci risultano molto efficaci per alcuni pazienti, meno per altri; ci sono poi casi in cui la psoriasi guarisce spontaneamente senza interventi farmacologici.
In linea di massima, comunque, occorre adeguare la terapia alla differente estensione e localizzazione della malattia, all'età, al sesso, alla gravità della forma e via dicendo. La scelta del trattamento va sempre effettuata dal medico, in quanto alcuni farmaci possono presentare specifiche controindicazioni o determinare effetti collaterali anche gravi.
Nelle forme lievi o moderate si preferiscono i farmaci topici (trattamento locale), nelle forme di notevole estensione e gravità, si ricorre alle terapie sistemiche, spesso piuttosto impegnative.
Sia i trattamenti locali che quelli sistemici vanno fatti a cicli e non in maniera continuativa, al fine di ridurre i rischi di tossicità e gli effetti collaterali di un trattamento a lungo termine; la sospensione, soprattutto in caso di terapia sistemica, va attuata in modo graduale.
Sicuramente raccomandato l'impiego di creme idratanti, che mantengono l'elasticità della cute e contribuiscono ad eliminare o minimizzare le microlesioni. Tra i trattamenti topici vanno ricordati i prodotti galenici a base di acido acetilsalicilico, a concentrazioni variabili dal 3% al 20%, o di catrame, che facilitano la rimozione delle squame e rendono la pelle più elastica.
Molto utilizzati anche i cortisonici, sotto forma di lozioni, creme, unguenti, che oltre ad agire sulla componente infiammatoria, riducono la proliferazione dei cheratinociti (azione citostatica); la loro azione è in genere rapida, ma l'uso prolungato può determinare assottigliamento cutaneo fino all'atrofia; altri farmaci sono rappresentati da pomate a base di calcipotriolo e tacalcitolo (analoghi della vitamina D), che stimolano la corretta maturazione dei cheratinociti, senza rischio di comparsa di effetti collaterali significativi, e il tazarotene, un retinoide, (derivato della vitamina A) utilizzato in gel allo 0,1%, particolarmente efficaci nelle forme lievi e moderate, che agisce sia come antinfiammatorio che normalizzando la differenziazione delle cellule cutanee.
La terapia sistemica va effettuata con due grosse categorie di farmaci, i retinoidi e gli immunosoppressori. L'unico retinoide disponibile per via orale è l'acitretina, efficace ma tossica e riservata alle forme più severe.
Gli immunosoppressori di scelta sono rappresentati dal metotrexate e dalla ciclosporina, (quest'ultima riservata ai pazienti non responsivi o con controindicazioni all'impiego di altre terapie). Sono farmaci efficaci ma presentano effetti collaterali talvolta molto gravi.
Spesso, sia in caso di terapia locale che sistemica, viene associata la fototerapia, basata sull'applicazione di radiazioni ultraviolette di tipo A e B (in particolare le UVB a banda stretta) con lampade fluorescenti o alogeno-metalliche, da eseguire sempre sotto controllo medico.
Cinzia Confalone – Ministerosalute.it
IN ARGOMENTO:
Smagliature: come eliminarle, cause, rimedi e prevenzione
Pagina aggiornata il 26/7/2006