La psoriasi e stili di vita
Psoriasi, quale stile di vita?
La psoriasi è una patologia cutanea non infettiva, di tipo cronico, conosciuta fin dai tempi degli egizi, che nei loro papiri ne fanno cenno, e persino Ippocrate ne dà una descrizione molto vicina a quella utilizzata dai medici dei giorni nostri.
I trattamenti prevedono interventi di vario tipo, dai farmaci alla fototerapia, ma sono altrettanto importanti consigli di natura pratica.
Il paziente, infatti, va stimolato ad adottare uno stile di vita sano e corretto evitando comportamenti che peggiorino lo stato della malattia, come grattare le lesioni, usare saponi, cosmetici o indumenti irritanti (preferire il cotone alla lana o alle fibre sintetiche), esporsi alle basse temperature e via dicendo.
Anche l'alimentazione può rivestire un ruolo importante e significativo. Una dieta corretta non influisce direttamente sulla comparsa o meno della patologia psoriasica, ma è importante per il mantenimento delle buone condizioni di salute e contribuisce a diminuire i momenti di riacutizzazione.
L'assunzione di alcuni alimenti può addirittura aggravare la malattia o esserne elemento scatenante, come, al contrario, una dieta vegetariana con pochi grassi e poche proteine può determinare dei miglioramenti.
Tenuto conto che ogni malato di psoriasi reagisce in modo diverso e può sviluppare un'ipersensibilità verso un alimento piuttosto che un altro, chi è affetto da questa patologia dovrebbe comunque eliminare o ridurre drasticamente gli alimenti che producono "calore", cioè quelli molto energetici, quali carni rosse, insaccati, uova, burro, margarina, fritture, sale, formaggi stagionati, latte e derivati, zucchero, compresi l'alcool e i superalcolici.
Al contrario dovrebbe privilegiare pane integrale, pasta, riso, legumi, verdura, frutta e pesce, ricco di acidi grassi omega 3, di cui è povera la loro pelle.
Non tutta la verdura e la frutta, però, è permessa agli psoriasici. Studi recenti, infatti, hanno evidenziato che melanzane, pomodori crudi, peperoni crudi e cotti, carciofi, frutti di bosco, mele crude, cachi sono da evitare, mentre va incrementato il consumo di verdure amare quali cicoria, radicchio, zucca amara, crescione.
Molto utile, poi, sarebbe aumentare l'assunzione di acqua, fino ad almeno due litri al giorno, dato che nella psoriasi, come nelle malattie cutanee in genere, la pelle è secca. L'acqua depura, idrata, nutre la pelle, aiuta a mitigare il "fuoco" cutaneo.
Esistono comunque norme comportamentali basilari alle quali il malato di psoriasi dovrebbe attenersi come quella di non assumere bevande alcoliche in genere e, in particolare, tutti i superalcolici, e quella di non fumare, poiché abusi di alcool e fumo sono fra i fattori scatenanti il riacutizzarsi della malattia.
Altra buona norma da seguire è quella di mantenere il proprio peso corporeo nei limiti del cosiddetto "peso forma".
Anche i traumi psichici o gli eventi emotivi stressanti sono stati considerati fra i fattori in grado di scatenare una psoriasi latente o addirittura di aggravare una psoriasi in atto, arrivando persino a condizionare la storia della malattia.
Poiché è riconosciuta una tendenza delle persone malate di psoriasi ad essere più o meno "fragili" da un punto di vista emotivo, anche i dermatologi considerano la psicoterapia come un valido sostegno a questi ammalati se non altro per la "gestione" del grande stress che essa stessa causa.
Grazia Sadun Ministerosalute.it
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Pagina aggiornata il 26/7/2006