Insalata e olio d'oliva, il condimento decide l'apporto nutrizionale
Estate e insalata e olio d'oliva, un matrimonio riuscito. Se vogliamo assumere poche calorie ma al tempo stesso ingerire quei sali minerali e quelle vitamine che fanno tanto bene alla salute, l'insalata fa al nostro caso. Però è importante fare attenzione al condimento.
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L'insalata significa leggerezza e nutrimento, ma è importante non sbagliare il condimento con cui la rendiamo più appetitosa. Il rischio è quello di non poter assumere tutti i sani elementi contenuti nell'alimento.
Quindi quale condimento utilizzare? A rispondere è una ricerca portata a termine dalla Purdue University e pubblicata sulla rivista specialistica Molecular Nutrition and Food Research.
Il migliore abbinamento sotto il profilo nutrizionale è quello che si ottiene condendo l'insalata con una giusta quantità di grassi insaturi, cioè l'olio di oliva.
Il segreto sta nell'associazione dei diversi alimenti. Ad esempio la lattuga, mangiata da sola, non apporta molto nutrimento in termini di vitamine, condita con l'olio d'oliva la storia cambia.
La ricerca, condotta da Mario Ferruzzi, ha coinvolto 29 persone che hanno mangiato insalata verde con tre diversi condimenti: grassi monoinsaturi come l'olio di oliva, grassi polinsaturi come l'olio di mais e grassi saturi, ossia il burro. La quantità di condimento è stata regolata su tre misure: 3, 8 e 20 grammi.
Dopo ogni tipo di insalata servito, i volontari sono stati quindi sottoposti all'esame del sangue in modo da poter stabilire, di volta in volta, l'assorbimento di carotenoidi attraverso la misurazione di alcuni composti come il licopene, la luteina e il betacarotene.
Tutti gli studi sulla dieta mediterranea hanno sempre confermato la validità dell'olio di oliva, anche in questo caso il condimento più equilibrato è risultato essere quello relativo ad un grasso monoinsaturo come l'olio di oliva.
Infatti si tratta di un accostamento grazie al quale si realizza un maggiore assorbimento di carotenoidi senza necessariamente eccedere con i grassi aggiunti.
Il dato interessante è che con soli tre grammi di olio d'oliva si assume una quantità soddisfacente di vitamine. Per poter arrivare allo stesso apporto vitaminico utilizzando altri condimenti sarebbe necessario aumentare la dose di grassi.
Prima di oliare in modo eccessivo la nostra insalata è bene comunque sapere che aumentare la quantità di olio d'oliva non produce effetti salutari aggiuntivi, se non quello di alzare l'introito calorico.
Quindi, equilibrio è perfetto tra apporto nutrizionale e calorico.
Ferruzzi ha spiegato che le insalate, per fare bene, devono essere un po' grasse. "Scegliendo condimenti senza grassi come il solo succo di limone - spiega l'esperto - si riducono le calorie ma si perdono molti dei benefici della verdura".
Per approfondire:
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13 luglio 2012