Tumori, l'errata alimentazione è responsabile del 30% dei casi
Secondo l’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) il 30% dei tumori diagnosticati nel nostro Paese sono legati ad una alimentazione errata e più in generale a stili di vita non sani.
Un problema che colpisce anche la Puglia, ad esempio, in cui ogni anno vengono registrati 15.000 nuove diagnosi di tumori, ed 8.000 decessi a causa di patologie tumorali, nonostante sia una Regione nella quale il regime alimentare detto dieta mediterranea abbia una delle sue roccaforti.
Nel corso del convegno che avrà inizio domani 13 Settembre presso il Castello Imperiali di Francavilla Fontana (Brindis) e che è intitolato: ”Alimentazione, stili di vita e cancro: la parola agli esperti”, verrà evidenziato come una alimentazione corretta, insieme ad uno stile di vita proprio della dieta mediterranea e cioè il sedersi a tavola ad orario regolare, mangiare quantità limitate di cibo e soprattutto fare attività fisica regolarmente, può essere di aiuto nel diminuire il rischio delle patologie tumorali.
Mentre il contrario, l’abbandono di questa dieta che è parte delle nostre tradizioni a favore di regimi alimentari provenienti da altre regioni del mondo, può creare problemi.
C’è da aggiungere che la dieta mediterranea funziona se ad essa si associa uno stile di vita sano.
In altre parole, il mangiare con regolarità le verdure che possono esercitare un'azione protettiva nei confronti del tumore del polmone, non danno alcun beneficio reale se la persona è un accanito fumatore.
Saverio Cinieri, Direttore della Divisione di Oncologia Medica e Breast Unit della ASL di Brindisi, ha dichiarato che nel corso del convegno verrà evidenziato che il 25% dei casi di cancro del colon-retto, cosi come il 15% di quelli alla mammella ed una percentuale di circa il 10% dei tumori che interessano la prostata, il pancreas e l’endometrio potrebbero essere evitati avendo a modello la dieta mediterranea e lo stile di vita salutare.
Nel convegno sul rapporto tra tumori e la dieta mediterranea interverranno anche nutrizionisti e cuochi che per la prima volta saranno relatori ad un convegno medico, parlando del cibo dal punto di vista di chi lo studia e di chi lo cucina.
Ci sarà tra gli altri Francesco Nacci chef di un famoso ristorante di Ostuni che parlerà del tema dei “prodotti a KM zero”.
di Antonio Luzi
Pubblicato il 12/9/2013
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