Lavoro e salute, quando il capo ti procura l'infarto
Un capo incompetente, arrogante e privo di leadership può essere la causa di un infarto del suo collaboratore.
Lo rivela lo studio concluso dal Karolinska Istitute e dall'Università di Stoccolma che ha monitorato tremila lavoratori per dieci anni; tutti maschi di una fascia d'età compresa tra i 19 e i 70 anni.
Ebbene, in questo periodo ben 74 hanno avuto episodi, letali e non, di crisi cardiache. Quello che gli scienziati hanno osservato è che la maggioranza dei casi d'infarto si è registrata tra coloro che lamentavano di avere un capo incompetente.
I lavoratori che dichiaravano di avere a che fare con un manager incapace manifestavano un rischio superiore al 25%; la percentuale sale fino al 65% se l'esposizione al "fattore di rischio" si prolunga per almeno quattro anni. Lo studio, pubblicato sulla rivista scientifica Occupational and Enviromental Medicine, conferma l'evidenza di questo fenomeno anche tenendo conto dei fattori di rischio già conosciuti come il fumo, l'alimentazione, lo stile di vita, l'età e malattie come il diabete.
I ricercatori sottolineano come lo stato emotivo di un lavoratore sottoposto all'incapacità del proprio capo, possa indurre in abitudini poco salutari per l'apparato cardiovascolare. "Il mio capo è tecnicamente preparato, ma nei rapporti umani è un vero macellaio.." - dice Andrea che lavora per una multinazionale dell'auto - "quando ti prende di punta è di una efficienza straordinaria, sono due anni che ho chiesto il trasferimento, ma lui lo blocca, mi vuole lì, sotto di sé per umiliarmi.. e alla fine l'infarto verrà anche a me, ma prima lo porto in tribunale per mobbing".
Quella sul mobbing è una legge che in Italia ancora non c'è. Dal punto di vista giuridico, nel nostro ordinamento esistono diverse norme, costituzionali, civilistiche e penali che permettono di difendersi dai comportamenti persecutori che avvengono in ambito lavorativo, ma di fatto, pur se da più parti invocata, una legge specifica sul mobbing ancora non esiste.
'Il mio capo è professionalmente incompetente e caratterialmente disturbato' ' dice Mara, bancaria sulla cinquantina ' 'è come un dodicenne avvizzito e mai cresciuto, non sa neanche come scrivere una lettera al computer, dipende in tutto e per tutto, sono convinta che non saprebbe come cucinarsi un piatto di spaghetti e morirebbe di fame se rimanesse solo.
La sua inadeguatezza e la sua immaturità personale non sollecita in me nessun istinto materno, sa essere cattivo fino al punto di richiedere una visita fiscale per un collega malato di cancro. Quando sono al lavoro ho la pressione minima a 110, e non certo per i compiti che devo svolgere''
Sono solo alcuni esempi dei tanti che si potrebbero fare. Tutti uguali
MAURO DAVID
Pagina pubblicata il 17 dicembre 2008