Difesa, niente arruolamento per i contagiati da Hiv
Richiesto a tutti i candidati il test Hiv negativo, anche per l'Arma dei Carabinieri. A renderlo noto è la Lega Italiana per la lotta contro l'Aids (Lila).
In tutti i bandi del ministro della Difesa è richiesto un test che provi che il candidato non sia positivo al virus Hiv. La Lila ha denunciato quest'obbligo definendolo " una grave forma di discriminazione nei confronti delle persone con l'Hiv".
"Viene richiesto anche ai sedicenni", dicono gli esponenti della Lila. Porte chiuse per tutte le mansioni a chi è contagiato, dal suonare uno strumento alle gare di nuoto.
Sono diverse le segnalazioni ricevute dall'associazione che hanno indotto i responsabili ad agire. Persone non malate di Aids e che convivono con l'Hiv, in buona salute e forma fisica. " Consapevoli non solo del proprio stato ma anche dei propri diritti, primo fra tutti quello alla non discriminazione".
La Lila ha inoltre reso noto che da diversi mesi è stata depositata in Parlamento un'interrogazione radicale che chiede spiegazioni sui bandi che prevedono l'obbligo di presentare il test negativo, ma nessuna risposta è ancora pervenuta dal ministro.
I problemi non sembrano fermarsi solo alle persone contagiate da Hiv, anche le donne in gravidanza che si candidano si trovano di fronte a delle difficoltà.
La presentazione ad un concorso è subordinata ad una serie di controlli medici. Sono richiesti, oltre al test Hiv, anche una ecografia pelvica, i test per l'epatite B e C è una radiografia al torace.
Vi sono alcuni concorsi, come quello per essere accettati alla scuola per allievi marescialli dei Carabinieri, in cui è richiesto il test di gravidanza.
AIDS - Infezione da HIV Le donne rischiano di più
6 luglio 2012