Violenza: violazione quotidiana e sistematica dei diritti umani e riduzione delle opportunità di vita delle donne
(Roma) Riaffermato ieri mattina, a più voci e in modo netto, all'apertura del convegno internazionale: 'I Generi della Violenza', che si conclude oggi presso il Centro Congressi di via dei Frentani a Roma, l'impegno ad un'ampia ed efficace collaborazione tra ministero per le Pari Opportunità , enti locali e associazioni territoriali per la lotta contro la violenza di genere.
Il convegno, organizzato da 'Solidea' (Istituzione di genere femminile e solidarietà della Provincia di Roma, di cui è emanazione) affronterà in due intensi giorni di dibattito e testimonianze il confronto tra la realtà italiana e le esperienze di altri Paesi (Spagna, Canada, Stati Uniti) in materia di sostegno alle donne vittime di violenza.
Collaborazione articolata e capillare, hanno ribadito stamattina tanto il Presidente della Provincia Gasbarra, quanto la ministra Pollastrini e la Presidente di 'Solidea' Maria Grazia Passuello, che vedrà impegnati a più livelli, e in accordo tra loro, gli attori delle iniziative che, inaugurate già da due anni a livello locale con l'amministrazione di centro sinistra, hanno potuto svilupparsi e trovare nuovi sbocchi con il nuovo governo. E' notizia di stamattina (comunicata dalla Ministra Pollastrini nel suo discorso di saluto al convegno) che il progetto di un Osservatorio Nazionale sulla violenza di genere, da lei proposto in occasione della Finanziaria, ha ottenuto il finanziamento richiesto, sebbene in misura ridotta (3 milioni di euro, contro i 40-45 milioni stanziati negli anni scorsi da Paesi come la Francia e la Germania, e i 240 stanziati dalla Spagna).
Maria Grazia Passuello, prendendo la parola all'apertura del convegno (coordinato da Roberta Agostini, Presidente della Commissione Cultura e Servizi Sociali della Provincia di Roma) ha tracciato in modo chiaro e articolato il drammatico quadro della violenza contro le donne e i bambini come leit motiv, fattore comune, carattere distintivo e costante immutabile in tutte le culture, ad ogni latitudine, senza distinzioni di razza, condizione sociale, credo religioso ed età .
'Le forme sociali del fenomeno possono variare ' ha detto Passuello- ma le sue radici profonde non mutano col variare dei contesti: il nodo da sciogliere è nelle distorsioni del rapporto uomo-donna, nel suo riflettersi dentro le culture e nei rapporti sociali.
La violenza diventa così l'aspetto più drammatico di una violazione quotidiana e sistematica dei diritti umani e di una riduzione delle opportunità di vita delle donne.' (grassetto nostro ndr).
A partire dalle osservazioni sulla violenza propriamente detta (violenza fisica, domestica, di genere, di razza, violenza religiosa e così via) la Presidente di 'Solidea' ha quindi approfondito la propria analisi fino a tracciare un programma di ricostruzione dei valori della convivenza civile che, con il coinvolgimento di enti locali, scuole, famiglie, insegnanti, psicologi e operatori sociali a tutti i livelli, possa contribuire validamente ad una profonda trasformazione culturale del nostro Paese.
Trasformazione tanto urgente quanto indispensabile se ' come ha successivamente chiarito con energia la ministra Pollastrini ' l'inclusione delle donne, l'incremento di democrazia, la valorizzazione del 'civismo' e il rafforzamento del senso di cittadinanza (diritti e doveri della persona) dovranno essere la molla indispensabile per l'uscita dell'Italia dall'attuale crisi economica.
Il tema della violenza si articola infatti ' come hanno ben mostrato, ciascuno sul proprio piano specifico di impegno, i tre relatori principali- a più livelli: dalla violenza fisica in senso stretto, che costituisce (non lo si ripete mai abbastanza) la prima causa di morte per le donne nel mondo, e che va dallo stupro di guerra alla violenza domestica, passando per la violazione dei diritti umani in tutte le sue forme, alla violenza in senso lato, che si dipana nella quotidiana esclusione delle donne, italiane o immigrate che siano, e degli altri soggetti svantaggiati dai luoghi di lavoro, dalle carriere e dalle decisioni politiche, fino (lo ha sottolineato il Presidente della Provincia Gasbarra) alle barriere architettoniche, alla mancanza di strutture di sostegno (asili nido), e agli ostacoli che quotidianamente l'indifferenza e la mancanza di cultura, sia privata che pubblica, contrappongono all'energia femminile, materna, lavorativa e sociale.
Occorre intervenire per arginare questa violenza a tutti i livelli: in concreto, 'Solidea' e la Provincia di Roma hanno messo in campo (nella collaborazione inaugurata due anni fa) l'istituzione di due Centri antiviolenza e di un centro di accoglienza per donne in difficoltà (con la collaborazione di Differenza Donna e Sostegno Donna, e con la Casa Internazionale delle Donne), attribuendo fondamentale rilievo all'asse formazione-lavoro-casa. E' inoltre in progetto una Casa per la semi-autonomia, indirizzata alle donne in uscita dai Centri che hanno ancora bisogno di un punto d'appoggio per il reinserimento sociale e la ricostruzione dell'identità .
In prospettiva, inoltre, 'Solidea' e la Provincia di Roma hanno previsto 'una progettualità fondata su un processo continuo di conoscenza ed elaborazione scientifica e culturale' in funzione della quale e in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Demografiche dell'Università 'La Sapienza' di Roma, è nato l''Osservatorio provinciale per le donne in difficoltà e vittime di violenza e i loro bambini'. Non manca infine l'attenzione alle radici culturali della violenza.
In quest'ottica, Passuello si rivolge 'alle istituzioni e alla popolazione, per diffondere idee e comportamenti centrati anzitutto sul valore del rispetto reciproco: tra uomini e donne, adulti e bambini, tra ragazzi e ragazze, tra chi gode di diritti di cittadinanza da lungo tempo e nuovi immigrati'. L'innovazione culturale, l'impegno alla diffusione di questi valori (che la ministra Pollastrini ha poi riassunto nel termine 'civismo') implica un lavoro di prevenzione e formazione da attuare con serietà a partire dalla scuola, attraverso progetti rivolti a studenti, insegnanti e genitori di Roma e Provincia.
I fenomeni di bullismo e razzismo che hanno riempito le cronache recenti devono essere considerati il sintomo di una carenza culturale che spetta alle istituzioni e ai cittadini colmare giorno per giorno, per non soccombere all'inasprirsi delle contraddizioni dell'epoca attuale. Tra gli altri progetti di 'Solidea', la formazione rivolta agli operatori sociali e sanitari, e finalizzata al riconoscimento e alla cura dei soggetti vittime di maltrattamenti, e la Cooperazione Decentrata, finalizzata all'intervento internazionale.
In ultima analisi, dalla collaborazione tra enti locali, operatori pubblici e ministero, è necessario sviluppare una rete di interventi a più livelli che dia origine a un Piano nazionale contro la violenza di genere, e che - ha concluso Passuello ' 'metta in campo tutte le risorse delle istituzioni e sappia suscitare e sostenere l'iniziativa della società civile, per prevenire e sconfiggere il fenomeno alle radici'.
Prendendo spunto dalla lettera di Veltroni sulla necessità della collaborazione tra governo e amministrazioni locali, cui ha dato la propria piena adesione, la ministra Pollastrini ha poi tracciato, ad un anno dalla nascita del governo Prodi, un bilancio delle attività del ministero, ricordando la decisione di estendere la denominazione del Ministero per le Pari opportunità nel senso della difesa dei diritti umani (che contemplano i diritti umani delle donne e dei bambini).
Questa centralità dei diritti ha consentito al ministero di articolare il proprio campo di azione fino ad includere il ruolo di primo piano assunto dall'Italia di fronte alle Nazioni Unite, sulla moratoria contro la pena di morte.
L'obiettivo di promuovere il cambiamento culturale e politico tracciato da Passuello è stato poi riaffermato dalla ministra, che ha ricordato l'impegno preso il 3 maggio, in occasione dell' inaugurazione dell'Anno Europeo delle Pari Opportunità , alla presenza del Presidente della Repubblica, a fare in modo che l'Anno 'lasci in Italia un segno in termini di civismo, dialogo e inclusione'.
Tre, gli appuntamenti italiani in programma per l'Anno Europeo delle Pari Opportunità : uno a Roma, in autunno, dedicato ad un rendiconto pubblico sulle azioni positive; uno, di carattere economico (in una città del sud ancora da definire), per raccogliere le esperienze in tema di crescita: a questo proposito, la ministra ha ricordato la necessità di un piano pluriennale di partecipazione delle donne al lavoro nel rispetto dei diritti e delle regole; e un terzo, dedicato al tema della cittadinanza, nel quale si ratifichi un pacchetto di norme che abbiano come obiettivo la rappresentanza femminile e i cosiddetti 'bollini di qualità ' per aziende, enti pubblici ed enti locali sull'inclusione femminile nella politica e nel lavoro.
Indispensabile, infine (hanno concordato Gasbarra e Pollastrini) una riflessione approfondita sul ruolo dei media nella diffusione di modelli culturali stereotipati e fuorvianti, di un'immagine della donna spesso degradante e contraria ai principi del rispetto del corpo e della persona, e un confronto con i responsabili della comunicazione perché a loro volta prendano precisi impegni e decidano di contribuire con il loro apporto fondamentale alla profonda trasformazione culturale di cui il Paese ha bisogno per contrastare il dilagare della violenza e l'eclissi dei diritti delle persone e dei cittadini.
Pagina pubblicata il 18 maggio 2007