Violenza sulle donne, seconda causa di morte in gravidanza
Più letali del diabete gestazionale o della placenta previa. Le violenze domestiche sono la seconda causa di morte in gravidanza, dopo l'emorragia, per le donne di età compresa fra i 15 e i 44 anni.
A denunciarlo è l'Aogoi (Associazione ostetrici ginecologi ospedalieri italiani), che ieri a Milano ha presentato un libro in cui si affronta il tema dell'assistenza alla donna vittima di violenza.
"Un vademecum - sottolinea Valeria Dubini, dirigente dell'Unità operativa complessa di Ostetricia e ginecologia dell'ospedale Misericordia e Dolce di Prato - dedicato al ginecologo, ritenuto ormai il primo punto di riferimento in questi casi, e a tutti gli operatori del settore".
Frutto dell'attività di un gruppo di lavoro istituito nel 2001 all'interno dell'Aogoi, cui hanno partecipato ginecologi ma anche pediatri e medici legali, il volume pubblicato da Editeam sottolinea le ricadute della violenza sulla salute della donna, in particolare sull'aspetto riproduttivo.
Secondo studi recenti, il 40-50 per cento delle donne con dolore pelvico cronico ha una storia di abuso fisico e sessuale alle spalle.
Riferisce una storia di abuso fisico e sessuale anche il 30 per cento delle donne con disturbi gastroenterici organici o funzionali.
Ma significative sono anche le conseguenze sulla salute psichica: un terzo delle donne affette da depressione grave, e di quelle che tentano il suicidio, ha subito violenza da parte del partner, mentre la prevalenza del cosiddetto 'disordine da stress post-traumatico' nelle donne abusate è di circa il 60 per cento, contro il 10 per cento della popolazione generale.
La violenza sessuale, cosa fare?
Pagina pubblicata il 06 giugno 2007