Femminicidio, muore la donna che dice: basta!
Qualcuno ha provato a dire che ci sono più maschicidi che femminicidi, una battuta di cattivo gusto.
Noi intendiamo per femminicidio una donna che viene uccisa perché è una donna, ed è solo una parte di tutto quello che le donne affrontano e che devono sopportare.
Le donne vengono considerate una necessità, qualcosa che deve provvedere ai bisogni degli altri.
La maggior parte dei contadini nel mondo sono donne. Anche tutto questo stupore che abbiamo visto intorno al Coronavirus: le ricercatrici, gli angeli della ricerca… come se le donne dovessero sempre avere questa particolarità di essere buone, di dover aiutare, di dover anteporre la vita degli altri alla propria.
Anche nel film di Ken Loach, Sorry We Missed You, la moglie vende la macchina per consentire al marito di lavorare e nel frattempo assiste lui, i figli, i suoi pazienti.
Noi dobbiamo dire che finché le donne non verranno considerate come esseri umani che hanno gli stessi diritti degli uomini, di vivere, di avere delle loro finalità che le riguardano e non riguardano il servizio degli altri, noi non ne usciremo.
Le donne vengono uccise perchè ad un certo punto dicono basta!
Se noi non riprendiamo tutti i diritti delle donne - il diritto a lavorare, il diritto ad essere sostenute quando sono in difficoltà, quando fanno dei figli, il diritto ad essere riconosciute come autorevoli quando lo sono, e non come “angeli” - noi non ne usciremo mai.
Elisabetta Canitano
IN ARGOMENTO
4 febbraio 2020
