Condividere o no l'informazione sanitaria?
Ieri ho ricevuto una mail di informazione scientifica per medici a cui sono abbonata. Si intitolava “quanto ne sai delle erbe?”.
Era a risposta multipla e dovevamo dimostrare di conoscere rischi ed effetti collaterali. Alla fine c’era l’elenco degli effetti collaterali e delle interazioni con malattie e farmaci su cui dovevamo confrontare quello che sapevamo e quello che invece ci mancava.
Io non posso condividere con voi l'intero contenuto come faccio spesso perché sono aggiornamenti per medici e quindi ho condiviso il
finale con lo stesso intento della rivista on Line che diceva a noi medici: vi ricordate che possono essere dannosi?
Certo che gli effetti collaterali vanno valutati in base alle dosi e agli effetti collaterali attesi e ai benefici attesi, ma che cosa vi fa pensare che non avrei dovuto farlo? Cioè che avrei dovuto moderare l'informazione? Non è ciò di cui tutti noi accusiamo Big Pharma? Non siamo pieni di “non ce lo dicono?”.
Quando è che non ce lo dicono vale e quando non vale? Se un aggiornamento mi ricorda che come medico devo sapere queste cose perché non dovreste saperle anche voi?
Davvero c’è un sapere medico che è meglio che non venga condiviso o che deve essere condiviso filtrato?
Mi pareva che s’era detto di no.
8 novembre 2022