Appello di Code Pink contro la lapidazione nel Kurdistan iracheno per ?delitti d?onore?
(Roma) Lo scorso 10 maggio Amnesty International aveva denunciato la morte, avvenuta per lapidazione, di Du'a Khalil Aswad, una ragazza diciassettenne di etnia Yezidi, avvenuta in pubblico il 7 aprile scorso da un gruppo di uomini, inclusi alcuni suoi parenti, perché ritenuta colpevole di un 'crimine d'onore'.
La ragazza, infatti, aveva intrapreso una relazione con un ragazzo sunnita, che l'avrebbe convertita alla sua religione. Centinaia di persone hanno assistito alla lapidazione, alcune delle quali hanno registrato la morte della ragazza con dei cellulari.
I 'delitti d'onore' in Iraq, in particolare nella regione del Kurdistan, nonostante i due decreti governativi ' del 2000 e 2002, che vietano le attenuanti in caso di omicidio d'onore 'l'articolo 128 del codice penale iracheno consentedi mettere in atto tale pratica e le autorità giudiziarie irachene lo hanno sempre utilizzato per giustificare gli omicidi d'onore e mitigare le sentenze di coloro che si erano macchiati di tali crimini.
Il governo regionale curdo, per il quale l'omicidio è avvenuto in un'area amministrata dalle autorità irachene, ha condannato la lapidazione di Du'a Khalil Aswad e ha chiesto che i responsabili vengano portati davanti alla giustizia. Amnesty International ha accolto con favore questa dichiarazione e ha scritto al governo regionale che i responsabili di tali crimini siano consegnati alla giustizia e processati in modo equo, senza ricorso alla pena di morte.
All'azione di Amnesty si è aggiunta di recente quella di Codepink Women for Peace, associazione nota per la sua campagna di pressione sul Congresso Usa per porre fine alla guerra in Iraq.
Anche Code Pink ha lanciato a livello internazionale un appello a firmare una petizione al Governo iracheno e al Governo regionale del Kurdistan perché condannino la brutale lapidazione di Du'a Khalil Aswad,denunciando ancora una volta il deterioramento dello stato dei diritti delle donne dopo l'invasione Usa.
Per firmare la petizione: www.codepink4peace.org
Per ulteriori informazioni sulla situazione delle donne irachene:Organization of Women's Freedom in Iraq http://equalityiniraq.com/english.htm
(Delt@ Anno V°, N. 134 dell'11 Giugno 2007
Pagina pubblicata il 14 giugno 2007