La circoncisione ridurrebbe le infezioni Hiv
Gli uomini circoncisi hanno meno probabilità di essere infettati dal virus che causa l'Aids. Il motivo é da ricondursi a spiegazioni batteriologiche e non a comportamenti sessuali meno rischiosi.
Quando l'Aids comparve in Africa, gli scienziati si accorsero che era più comune nell'est e nel sud del Continente piuttosto che ad ovest. Inizialmente si pensò che la causa fosse il diverso comportamento sessuale, ma alcuni scienziati ipotizzarono che la ragione potesse essere la circoncisione (più comune in Africa occidentale) e il fatto che il prepuzio fosse più sensibile al virus di altre parti del pene. Le ultime ricerche confermano proprio questa ipotesi.
I ricercatori del Translational Genomics Research Institute in Arizona e della George Washington University in uno studio pubblicato sulla rivista open-access dell'American Society for Microbiology, sostengono ora che gli uomini circoncisi hanno meno probabilità di essere infettati con il Virus Hiv, un effetto protettivo forse dovuto alle alterazioni del microbioma del pene osservate in chi si è sottoposto alla pratica chirurgica.
Va detto per i nostri lettori cosa si intende per microbioma: è l'insieme del patrimonio genetico e delle interazioni ambientali della totalità dei microrganismi di un ambiente definito.
L'effetto protettivo sarebbe infatti dovuto ai cambiamenti prodotti sull'ecosistema del pene in seguito alla circoncisione che determinerebbe in particolare una forte riduzione delle specie batteriche anaerobiche, abbassando così, in qualche modo, la probabilità di contagio.
Negli uomini circoncisi la probabilità di contrarre l'infezione da Hiv era ridotta del 50-60% rispetto a quelli non circoncisi, d'accordo a precedenti studi condotti in Africa, e l'effetto di protezione che avevano i soggetti circoncisi si estendeva non solo ad altre infezioni virali come il papilloma virus o l'Herpes virus ma anche alle partners che avevano un tasso di infezioni sessualmente trasmesse più basso.
Quale fosse il meccanismo tramite cui la circoncisione conferiva protezione dalle infezioni non era però chiaro.
Ciò che finora non era chiaro era quale fosse il meccanismo tramite cui la circoncisione conferiva protezione dalle infezioni.
I ricercatori americani hanno usato i campioni ottenuti dai tamponi genitali in uno studio effettuato in Uganda.
La differenza del microbioma tra circoncisi e non era drammatica, ed a distanza di un anno i soggetti circoncisi avevano una carica batterica più omogenea e minore rispetto al gruppo di controllo.
Continua a rimanere oscuro quale sia il ruolo dl microbioma e come sia possibile che una sua riduzione possa dare maggiore protezione.
Questi risultati sono comunque importanti perché una loro conferma potrebbe sviluppare nuove terapie per eliminare specificamente questi batteri senza dover ricorrere alla circoncisione.
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