I check up di routine non sembrano modificare gli indici di mortalità
I controlli routinari di salute non riducono i rischi di morte, secondo una meta-analisi condotta dal Nordic Cochrane Center di Copenaghen in Danimarca.
Il dottor Allan V. Prochazka, del Denver Veterans Affairs Medical, ed il Dr.Tanner Caverly dell'Università del Colorado, facoltà di Medicina hanno analizzato questa scoperta in un articolo pubblicato on line il 14 di gennaio sulla rivista Jama Internal Medicine (che prima si chiamava Archivi di Medicina Interna).
Con una revisione sistematica di 14 studi random fatti tra il 1963 ed il 1999 i ricercatori hanno valutato l'effetto che i check up annuali hanno avuto sui dati di morbilità e mortalità.
Gli autori hanno definito un controllo sanitario generale come "una visita dedicata solamente ad avere un controllo preventivo ed a eseguire alcuni test di screening", escludendo le visite richieste per il controllo di malattie croniche o per situazioni acute.
I ricercatori hanno valutato i dati di oltre 182.000 pazienti.
I ricercatori hanno riscontrato che i controlli generali di salute non hanno un effetto significativo sull'indicatore di mortalità (Il tasso di rischio [RR] 0.99; 95% l'intervallo di credibilità [CI] è di 0.95 - 1.03), anche quando altri fattori come i consigli sullo stile di vita, la durata temporale del follw up, ed i tipi di test sono stati esaminati e considerati.
In termine di mortalità specifica per malattie, non c'è stato nessuna significante riduzione sulla mortalità per cancro ( RR, 1.01; 95% CI, 0.92- 1.12), sulle malattie cardiovascolari ( RR, 1.03; 95% CI, 0.91 – 1.17).
Non tutte le ricerche hanno incluso tutti i dati; in ogni modo i ricercatori hanno notato un incremento delle "Nuove Diagnosi" di Ipertensione, Iperlipidemia e Diabete Mellito durante gli esami di controllo routinari.
Secondo gli autori i pazienti negli Stati Uniti spendono all'incirca 322 milioni di dollari l'anno in test di laboratorio come parte dei controlli generali della salute.
Gli autori credono che questi costi siano ancora più grandi se ci includiamo gli esami post visita e i trattamenti terapeutici in eccesso che si generano, ed hanno notato che, nonostante la mancanza delle linee guida sui controlli di salute, un cambiamento in questa tradizione potrebbe rappresentare una sfida positiva.
L'aumento dell'uso dei file elettronici con i dati medici, che riescono ad individualizzare le raccomandazioni singolarmente a ciascun paziente, cosi come l'aumento delle discussioni tra medici e pazienti relativamente ai costi sanitari, potrebbe essere un modo per cambiare queste attitudini (dando a ognuno ciò che serve, invece che un pacchetto generico a tutti, ndr).
La revisione effettuata dagli autori ha messo l'accento su fatto che nel corso dei 40 anni in cui sono stati condotti questi studi, i cambiamenti in medicina e nell'approccio terapeutico hanno sicuramente modificato i risultati.
Hanno quindi notato che : "pur assumendo che i controlli di salute generali non hanno mai mostrato di poter incidere in forma positiva rispetto a mortalità a morbilità, durante questi anni, le varie prove effettuate hanno però dimostrato che i test attualmente sono molto più efficaci di quanto lo fossero in passato.
Gli autori infine fanno notare che altri fattori hanno giocato un ruolo come l'assenza di dati sui danni ed i costi di questi check up generali, cosi come la mancanza di discussione tra medici e pazienti sull'effettiva necessità ed il reale valore di questi controlli.
Rughe: come mandarle via, rimedi naturali
Celiachia: sintomi, test, diagnosi e cura
Stitichezza: cause, sintomi e rimedi
Cistite: cause, sintomi e cura
3 giugno 2013