Anaao, novità sui certificati disagevoli per i medici
Le novità in tema di certificati di malattia che prevedono certificazione di "dati clinici constatati e oggettivamente documentati" creano disagio tra i camici bianchi.
Lo conferma il sindacato dei medici ospedalieri Anaao Assomed, che concorda con la posizione già espressa dalla Federazione degli Ordini dei medici (Fnomceo) su questo argomento.
L'obbligo dei "dati oggettivamente documentati", spiega in una nota il sindacato "rende necessario l'impiego di strumenti e accertamenti diagnostici che comporteranno un grave onere per il servizio sanitario".
L'associazione sindacale contesta anche "lo sproporzionato e grottesco regime sanzionatorio, che equipara la falsa certificazione medica ai reati di maggiore pericolosità sociale, comportando oltre al licenziamento e alla radiazione dall'albo severe pene detentive, rendono le certificazioni un impegno oneroso che viene sottratto all'assistenza dei pazienti".
"Queste norme - continua la nota - sono state ideate dalla Funzione Pubblica solo per i dipendenti pubblici, mentre non a caso non si applicano nelle aziende private, evidentemente consapevoli degli oneri che accertamenti e visite di controllo comportano.
A fronte di un impegno propagandistico profuso in un forsennata campagna mediatica, contro le assenze per malattia si usano strumenti inadeguati, spesso inapplicabili e costosi che ricadono sulla collettività e sulla funzionalità dei servizi. Se esiste una logica in tutto questo, si può riassumere nel principio 'colpirne cento per educarne uno'".
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Pagina pubblicata il 13 dicembre 2009