Malattie croniche e disabilità, il Friuli si riorganizza
Riorganizzazione della rete ospedaliera, presa in carico integrata di chi soffre di malattie croniche o è disabile, istituzione di un'unica centrale operativa per il 118 a Palmanova e ricerca di una maggiore efficienza attraverso la messa in rete dei 20 ospedali del Friuli Venezia Giulia.
Sono i quattro interventi su cui si concentra la proposta di Piano sanitario e sociosanitario regionale per il triennio 2010-2012, che l'assessore alla Salute regionale, Vladimir Kosic, ha illustrato alla III Commissione consiliare presieduta da Giorgio Venier Romano (Udc).Obiettivi raggiungibili, secondo la Giunta, con il modello 'hub and spoke', ovvero dei centri principali (ospedali di Udine, Pordenone e Trieste, il Gervasutta del capoluogo friulano per la riabilitazione, gli Ircss Burlo Garofolo di Trieste e il Cro di Aviano) cui vengono inviati dai centri periferici i malati che presentano patologie più complesse o specifiche.
Non è prevista quindi alcuna soppressione di nosocomio o diminuzione di servizi, ma una forte riorganizzazione interna con meno unità operative - spiega una nota - e la messa in comune di risorse, spazi, attrezzature e personale.
Sarà istituita inoltre una Rete oncologica regionale, mentre le linee guida per il trattamento di queste patologie individueranno percorsi di cura omogenei senza squilibri territoriali.
Un'ottimizzazione delle risorse che si tradurrà anche nell'aumento dei ricoveri in day hospital e day surgery. Per quanto riguarda i servizi sociali, infine, il Piano prevede la creazione di un Fondo unico sociosanitario, l'elenco dei servizi sociali suddivisi per tre tipologie che il sistema sanitario e sociale offrirà e la definizione dei piani locali per la cronicità e la non autosufficienza, così da regolare e programmare i servizi previsti.
Prima dell'illustrazione del Piano sociosanitario sono stati numerosi gli interventi dei consiglieri. Da parte dell'opposizione, ma anche di Roberto Asquini per il Gruppo Misto, è giunta la richiesta di non proseguire con la discussione sulla bozza. Il Piano è bloccato o verrà modificato profondamente, "di fatto è come se non ci fosse", ha commentato il capogruppo del Pd, Gianfranco Moretton.
Per approfondire:
Disabili e diritti
Pagina pubblicata il 12 gennaio 2010