Medici italiani, occhio alla sincope
Sincope, colpisce all'improvviso. Il paziente impallidisce, suda freddo, accusa nausea e vertigini. Poi cade e perde conoscenza.
È la sincope, uno svenimento che colpisce almeno una volta nella vita il 50% degli italiani. Proprio la recente ricorrenza del giorno di S. Valentino è servita per richiamare l'attenzione su questa manifestazione clinica che sottende spesso patologie a grave rischio per la vita del paziente.«Le cause non diagnosticate rappresentano il 34% e quelle neuromediate il 35. Più serie per il rischio di morte improvvisa sono invece quelle legate a malattie cardiache e ad aritmie, che rappresentano quasi il 20% del totale» spiega Massimo Santini, direttore del Dipartimento cardiovascolare del S. Filippo Neri di Roma e responsabile scientifico de "Il Cuore di Roma", onlus italiana che ha partecipato alla campagna informativa promossa dall'associazione internazionale Stars.
«Gli errori diagnostici arrivano al 25-30% negli adulti e al 40% nei bambini, con conseguenze gravissime». Per la gestione e il trattamento è previsto il ricorso a un sistema di monitoraggio cardiaco impiantabile.
«Posizionato appena sotto la cute della zona pettorale, il dispositivo registra i dati sull'attività cardiaca del paziente, soprattutto al momento dell'evento sincopale» sottolinea Fabrizio Ammirati, primario del reparto di Cardiologia dell'Ospedale di Ostia.
«In tal modo è possibile effettuare una diagnosi corretta e adottare la giusta cura che, in caso di aritmia cardiaca, può essere l'impianto di un pacemaker o di un defibrillatore». (N.M.)
Pagina pubblicata il 13 febbraio 2010