Oncologia, in USA aumentati gli stanziamenti
La crisi economica non deve fermare la ricerca di una cura per i tumori. "Dopo anni di robusti investimenti nella lotta al cancro, negli ultimi tempi i finanziamenti per la ricerca negli Usa sono stati 'congelati'.
Risultato, un calo reale di 500 milioni di dollari nel budget dei National Institutes of Health dal 2004 al 2008.Per questo la spinta del presidente Barack Obama verso gli studi di una cura per il cancro e la sua recente decisione di aumentare lo stanziamento destinato alla ricerca è una notizia fondamentale. Ma questo atteggiamento deve continuare nel tempo".
Lo ha detto Richard Schlisky, presidente dell'American Society of Clinical Oncology, inaugurando in queste ore il meeting Asco 2009 a Orlando di fronte a migliaia di oncologi di tutto il mondo.
Il plauso al presidente Obama parte dalla constatazione che "in passato gli investimenti in ricerca hanno portato a decisi progressi: oggi - ha detto il presidente dell'Asco - oltre 11 milioni di americani sopravvivono al cancro, contro i solo 3 milioni degli anni '70.
E l'incidenza dei tumori e' calata del 18% negli uomini e del 10% nelle donne rispetto ai primi anni '90". La priorità per l'Asco e' ora quella di battersi per aumentare l'accesso alle cure, "specie fra le minoranze". "Esiste un profondo divario nella nostra nazione tra chi riesce a curarsi e chi non lo fa", ha detto Schlisky.
Ma tutti devono avere accesso a terapie di qualità. "Ed e' necessaria una profonda riforma del sistema sanitario perché questo accada". L'Asco "lavora con l'amministrazione Obama a questo scopo: aumentare l'assistenza ed eliminare le disparità in tema di cure". Anche incoraggiando medici appartenenti a minoranze etniche a lavorare in oncologia.
Pagina pubblicata il 31 maggio 2009