Aborti: il numero crolla con la contraccezione gratuita
Per ridurre il numero degli aborti basta dare la possibilità di scegliere gratuitamente il metodo contraccettivo preferito. Lo studio, recentemente pubblicato su Obstetrics & Gynecology, offre dati così netti che dimostrano come il numero delle interruzioni di gravidanza possa crollare anche del 78%.
I ricercatori della Washington University School of Medicine di St. Louis hanno coinvolto circa 9.300 donne con un'età che va dai 14 ai 45 anni.
Ad ognuna è stata offerta un'informazione esaustiva sui metodi anticoncezionali disponibili: eventuali effetti collaterali e livello di protezione da gravidanze indesiderate. Insomma, rischi e benefici legati alla contraccezione.
Dopo la consulenza è stato loro offerto il contraccettivo preferito gratuitamente.
I dati sono inconfutabili ed esprimono chiaramente i vantaggi della contraccezione gratuita per le donne. Va considerato che negli Stati Uniti il 50% delle gravidanze sono indesiderate e che nel 43% dei casi le donne decidono di interrompere la gravidanza, e che si tratta di persone prevalentemente con un reddito basso.
I dati confermano quindi quello che era un dato già noto, cioè che l'incidenza maggiore di aborti si registra soprattutto in presenza di una condizione economica svantaggiata. Ecco quindi che la possibilità di poter accedere ad una contraccezione senza costi abbatte inevitabilmente il numero degli aborti.
E quando diciamo "abbattere", è nel vero senso della parola. Basti pensare che tra le teenager è stata rilevata una diminuzione delle nascite dell'80%: 6,3 per mille tra le giovani della zona di St. Louis contro una media nazionale del 34 per mille.
Il dato generale riferito a tutte le donne che hanno partecipato allo studio è ovviamente più basso, ma comunque impressionante: a St. Louis oscilla tra 4,4 e 7,5 aborti ogni 1000 donne, mentre il dato regionale è tra 13,4 e 17 e quello nazionale intorno a 20.
Alina Salganicoff - della Kaiser Family Foundation, che ha coordinato lo studio - ha commentato i dati in questo modo: "Come società dovremmo volere la riduzione di gravidanze inattese e aborti. Questo studio ha dimostrato che la contraccezione gratuita ci aiuta a farlo".
E' ancora più chiaro e va dritto al punto James T. Breeden, presidente dell'American College of Obstetricians and Gynecologists: "E' un miglioramento incredibile, viene da pensare che se sei anti-abortista dovresti essere al 100% per l'accesso alla contraccezione".
Le donne che hanno partecipato alla ricerca erano prevalentemente non assicurate e in condizioni di quasi di povertà. Hanno scelto senza pagare un sistema contraccettivo avendo a disposizione tutti i metodi conosciuti. La maggior parte di queste ha preferito gli impianti sottocutanei che hanno una durata di 2 o 3 anni.
I risultati hanno sorpreso gli stessi ricercatori che hanno stimato come un ampliamento delle misure attuate nella ricerca potrebbe prevenire un aborto ogni 79-137 donne a cui viene garantita la scelta contraccettiva.
Questo studio conferma la validità delle misure decise in tema di contraccezione dall'amministrazione americana, che tra l'altro stanno entrando in vigore proprio in questo periodo.
Si tratta in sintesi di norme, inserite nella riforma sanitaria voluta dal presidente Barack Obama, che hanno l'obiettivo di sostenere il controllo delle nascite.
Il provvedimento prevede che tutti i datori di lavoro includano nella copertura assicurativa anche il costo della contraccezione. Tutti i datori di lavoro, comprese le organizzazioni religiose, ma fatte salve le chiese.
Ovviamente ad essere contrari alle nuove norme c'è la destra conservatrice e soprattutto la Chiesa cattolica.
Per approfondire:
Contraccezione: tutti i sistemi conosciuti, spiegazioni e approfondimenti
Impianto contraccettivo sottocutaneo
Aggiornamento sulla contraccezione post-partum
Ottobre 2012