Depressione post-partum, diagnosi precoce con un test del sangue
Secondo una recente ricerca è possibile fare diagnosi preventiva di depressione post-partum nelle neomamme. Basterebbe un'analisi del sangue.
Lo studio portato a termine dalla Johns Hopkins University School of Medicine di Baltimora ha identificato due geni che, modificandosi durante la gravidanza, consentono di diagnosticare precocemente il disturbo.
Secondo la ricerca, pubblicata su Molecular Psychiatry, con il prelievo di sangue è possibile riscontrare l'alterazione dei due geni, TTC9B e HP1BP3, e prevedere se la patologia insorgerà nella gestante con l'85% di sicurezza.
Gli studiosi sono giunti alle conclusioni dopo aver monitorato 52 gestanti volontarie. Prelevando campioni di sangue hanno passato in rassegna migliaia di geni isolando le caratteristiche genetiche che predispongono al disturbo.
La depressione post-partum è uno degli aspetti forse troppo sottovalutati che riguardano la donna che ha appena avuto un bambino.
Si stima che in Italia il 13% delle donne presenti un disturbo dell'umore già nelle prime settimane dopo aver partorito, il 14.5% nei primi tre mesi e il 20% nel corso del primo anno di vita del bambino.
Sono in aumento (50/80 per cento) i casi di un disturbo transitorio che prende il nome di "maternity blues".
Una condizione fisiologica che in genere si protrae per circa una settimana, ma che nel 20% dei casi diventa invece una depressione post-partum (dati ONDA, dic. 2011).
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