Pillola del giorno dopo, il medico obiettore della Camera non la prescrive alla deputata. L'ignoranza danneggia le donne
Una giovane deputata si reca presso l'ambulatorio della Camera per chiedere la prescrizione della pillola del giorno dopo, che sarebbe meglio chiamare contraccezione di emergenza. Il medico le nega la prescrizione sostenendo di essere obiettore e che anche quello del turno successivo la pensa allo stesso modo.
La notizia è apparsa sulla Repubblica di ieri con il titolo: "Aborto, alla Camera flop della 194 i medici obiettori negano la pillola" a firma di Concetto Vecchio.
Il giornalista ci fa venire in mente una bella battuta di Gabriel Garcia Marquez quando Amaranta dice a Fernanda "che sei di quelle che confondono il cazzo con l'equinozio". Ma anche, ahimè, quella del film di Scorsese, Departed, "io sono quello che lavora bene, tu devi essere l'altro".
Purtroppo per loro, la pillola del giorno dopo, che chiameremo contraccezione di emergenza, funziona esattamente come la normale pillola anticoncezionale, inibisce cioè l'ovulazione impedendo il concepimento.
Da questo fraintendimento, anche se è vero che un medico non può essere obbligato a prescrivere, si scatenano una serie di confusioni che montando come uno tsunami portano il giornalista Concetto Vecchio a infrangersi come una foca spiaggiata titolando come sopra abbiamo riportato e definendo la pillola del giorno dopo "capsula abortiva".
L'aborto in Italia è regolato dalla legge 194, ha delle procedure e anche quello medico deve essere eseguito in strutture sanitarie.
L'idea che davvero inghiottendo una pillola comprata in farmacia si possa miracolosamente non essere più incinta è una speranza per le donne e una fantasia di Concetto Vecchio totalmente priva di fondamento.
Ci turba profondamente vedere che un giornalista ritiene così poco suo dovere informarsi dando notizie false e danneggiando, per l'evidente potere del giornale, l'intera comunità femminile che grazie a lui da ieri avrà ancora più difficoltà a farsi prescrivere la contraccezione di emergenza confusa di nuovo con l'aborto.
Ci sono tanti modi di fare violenza alle donne, questo è uno di quelli.
Una donna, parlamentare, regina o cuoca, quando corre un rischio riproduttivo o di salute è sempre sola.
Lisa Canitano
12 settembre 2013
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