Privacy più protetta
"L'informatizzazione della sanità è una necessità assoluta, perché offre moltissime opportunità in più e la possibilità di intervenire più rapidamente conoscendo la storia clinica del paziente. Ma i dati devono essere protetti soprattutto quando viene usato internet per trasmetterli da una struttura all'altra".
E' il richiamo che il presidente della Autorità garante per la protezione dei dati personali, Francesco Pizzetti, ha lanciato a Bologna dal convegno 'Tutela della privacy e sanità' organizzato dalla Regione Emilia Romagna in collaborazione con l'Università e Cup2000.
Annunciando che l'Authority interverrà a breve "per dare indicazioni e linee guida" in materia. Secondo il Garante, dunque, bisogna costruire "una struttura che rispetti le regole di protezione che sono regole sostanziali e non formali: si potrebbe uccidere una persona semplicemente cambiando i suoi dati sanitari e quindi è troppo pericoloso usare internet senza adottare cautele e misure adeguate all'importanza di questo tipo di dati".
Pizzetti parla poi della necessità di "socializzare e mettere in comune" le diverse sperimentazioni in materia e annuncia che l'Authority interverrà "per dare indicazioni e linee guida oltre che per segnalare problemi. E' quello che cercheremo di fare nelle prossime settimane - spiega Pizzetti - con un primo provvedimento sulla cartella clinica e sul fascicolo elettronico".
A questo si aggiunge il bisogno di "accelerare la discussione per cercare di individuare standard comuni anche per consentire l'inter-operabilità, perché è inutile spendere così tante risorse per l'informatizzazione se poi non c'è dialogo tra un'Ausl e l'altra o tra una Regione e un'altra Regione".
Pagina pubblicata il 09 novembre 2008